A TU PER TU CON ENSOR GENIO INCOMPRESO DI OSTENDA

Il progetto Stay at Home Museum dedica la sua quarta puntata a James Ensor (1860-1949). Il tour virtuale di questa settimana si sposta quindi ad Ostenda ed è guidato da Mieke Mels, curatrice del Mu.ZEE. Quest’ultimo è il museo d’arte moderna della città portuale, uno spazio dedicato agli amanti dell’arte, dove curiosi ed esperti possono trascorre qualche ora in un ambiente rilassante, creativo e innovativo, che attualmente conta ben 16 opere dell’artista, prese in prestito dal Museo di Belle Arti di Anversa (KMSKA), oggi chiuso per restauro.

Ostenda è il luogo dove Ensor è nato, cresciuto ed ha sviluppato il suo amore ossessivo per le folle e il mare. Si tratta di una delle città fiamminghe che si affacciano sul Mare del Nord, un tempo piccolo villaggio di pescatori e oggi apprezzata meta balneare e gastronomica, oltre che punto di partenza per la scoperta della costa belga.

Ensor e Ostenda sono profondamente connessi e ognuno ha subito l’influenza dell’altro. Passeggiando tra le strade della città è possibile scoprire i paesaggi, gli scorci e le atmosfere protagonisti delle opere dell’artista e, in un prossimo futuro, immergersi ancora di più nel suo universo con una visita alla James Ensor Huis, la casa-museo ora in restauro. Da non dimenticare che un itinerario dedicato a Ensor nelle Fiandre non può tralasciare Bruxelles, dove i Musei Reali di Belle Arti del Belgio (KMSKB) offrono una delle più importanti collezioni dedicate al precursore dell’arte moderna.

Schizofrenico e incomprensibile per alcuni, profeta dell’arte moderna per altri, Ensor è conosciuto per la sua capacità di dipingere un'umanità grottesca e deformata. Le maschere e lo scheletro sono motivi ricorrenti nelle sue opere e un’amara critica alla politica, alle forze armate e alla religione.

L’appuntamento con James Ensor è alle 19 del 29 aprile sulla pagina facebook Flemish Masters 2018-2020 al quale seguirà un momento esclusivo di Questions & Answers aperto a tutti gli utenti. Sarà l’opportunità di immergersi negli elementi magici, i toni macabri e gli spettri delle opere di questo artista dall’animo singolare.

Si tratta, ormai, del quarto episodio del progetto Stay at Home Museum che ha già visto come protagonisti Jan van Eyck, Peter Bruegel il Vecchio, e Rubens . Ogni settimana, gli amanti dell’arte vengono virtualmente condotti da guide d’eccezione tra le sale dei più importanti musei delle Fiandre, alla scoperta del talento dei Maestri Fiamminghi.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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