A TAVOLA ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Perché la cena sia memorabile anche il luogo è un fattore importante, soprattutto se offre una vista emozionante.
Profumano di mare le cene al ristorante à la carte Aquadulci a Chia (CA), nel sud della Sardegna, dalle grandi vetrate cielo terra che aprono la vista sul rigoglioso giardino che confina con la spiaggia di Su Giudeu, tra le più belle dell’isola. Qui l’inquinamento luminoso è totalmente assente, a incorniciare la serata solo le stelle che trapuntano il cielo e il parco con la bellissima piscina. Il ristorante propone le eccellenze isolane: dall’aragosta di Sant’Antioco al prosciutto di Villagrande, dalla bottarga di Cabras ai pomodori Camona di Pula, e ancora le paste fresche tradizionali e la pasticceria, rigorosamente fatte a mano e il pescato del giorno. Come perfetto dopocena una camminata a piedi nudi verso il vicino mare (www.aquadulci.com).
Res, il ristorante di Laghi Nabi, con le sue architetture dominate da materiali naturali che lasciano spazio a grandi vetrate che si affacciano sul lago, è lo scrigno di gusto della prima Oasi Naturale della Campania, nata da ex cave di sabbia un tempo in stato di abbandono sul Litorale Domizio (CE) e oggi eclettico resort in cui tende luxury e lodge ecosostenibili sono sospesi tra le acque e la vegetazione. Le ricette sono un connubio di alta gastronomia, materie prime coltivate sul territorio e nuove creative sperimentazioni in linea con la stagionalità. Il lago, con le sue acque popolate di anatre e uccelli acquatici, ma anche dai riflessi degli alberi che si specchiano con i colori del cielo che cambiano con il trascorrere del tempo, è il protagonista, offrendo in ogni momento uno spettacolo diverso. La bellezza dello scenario naturale è parte integrante dell’esperienza enogastronomica (www.laghinabi.it).
Gli amanti del mare non possono che rimanere estasiati di fronte al panorama che si gode dal ristorante dello storico Hotel Nettuno di Villamarina (FC), dove la spiaggia si srotola davanti agli occhi mentre si gusta un’esperienza gastronomica sorprendente alla scoperta delle specialità del territorio, con prodotti sempre freschissimi delle campagne vicine e del podere La Fattoria, cascinale di fine Ottocento della famiglia Ricci, dove vengono coltivate le uve che danno un vino genuino e le olive dal quale viene ricavato l’olio extravergine naturale e gustoso (www.riccihotels.it).
ALTO, sofisticato rooftop restaurant dell’Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese (MO), regno del talentuoso Chef Mattia Trabetti, grazie al soffitto a moduli basculanti, mostra il firmamento in tutto il suo splendore, e dalle sue vetrate apre la vista sulle colline appenniniche e sulla suggestiva Basilica della Beata Vergine del Castello di Fiorano. Il territorio è il punto di partenza di un peculiare concetto enogastronomico che dialoga costantemente con i produttori della zona, in un’ottica di comprensione e valorizzazione concepita come presupposto per un’articolazione del gusto di stampo esperienziale. Il ristorante punta a creare un’esperienza totale, coinvolgendo il cliente e raccontandogli il luogo magico in cui si trova, visto con occhio giovane e innovativo (www.executivespahotel.com).
È un inno alla meravigliosa natura delle Dolomiti l'Excelsior Dolomites Life Resort di San Viglio di Marebbe (BZ), votato alla più genuina vita di montagna e immerso nel Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies che offre uno spettacolo naturale unico attraverso le immense vetrate del ristorante. A tavola vengono serviti piatti che nascono da materie prime di alta qualità dei piccoli produttori locali e dell’Alto Adige, coi menu ispirati alle antiche ricette altoatesine e arricchiti da influenze dell'alta cucina mediterranea e internazionale (www.myexcelsior.com).
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).