Ristorante Hotel Moderno

Ristoranti del Buon Ricordo, per collezionisti di emozioni 

Ristorante Hotel Moderno - Erice
www.hotelmodernoerice.it

«La cucina trapanese vanta un piatto famoso che, sebbene d’origine esotica, vi ha acquistato diritto di cittadinanza, diventando piatto tradizionale delle grandi occasioni e quello con cui si onora l’ospite: esso è il cùscusu, derivato dall’arabo cuscus, ma perfezionato e ingentilito dalla squisita tecnica locale» così si legge nella prima Guida Gastronomica d’Italia edita dal Touring Club Italiano nel 1931. All’epoca il Moderno era albergo che già vantava notevole storia a orgoglio di Erice, comune di precoci fortune turistiche grazie alle testimonianze di una storia lunga tremila anni, dagli elimi che fondarono il borgo ai normanni che l’hanno fortificato, e dalla vista indimenticabile, dall’alto di una rupe rocciosa, sull’estrema punta della Sicilia con le spettacolari saline di Trapani e le isole Egadi all’orizzonte. Il Moderno vanta anche 25 anni di militanza tra le file del Buon Ricordo e il primo piatto da collezione riguarda proprio il ‘Cuscus di pesce’, ovvero la versione marinaresca del piatto d’importazione nordafricana di cui s’è detto in esordio; quello odierno, Scaloppine di cernia agli agrumi di Sicilia, è invece una preparazione d’alta cucina, nella quale il più nobile tra i pesci di scoglio trova cornice agrodolce d’ortaggi, limone e arancia, secondo un uso che, a quanto pare, risale alla dominazione araba. Queste specialità delineano il carattere della cucina trapanese, evidentemente influenzata dal ruolo storico della città dei due mari, punto d’incrocio del Mediterraneo e di fusione delle sue culture. Il prodotto di mare più tipico è il tonno, storicamente associato all’isola di Favignana, con i suoi molteplici derivati, bottarga in primis.

Quanto all’entroterra, proprio al nome di Erice sono associati alcuni prodotti di spicco: un formaggio di pecora di cui si favoleggia un ruolo afrodisiaco nell’antico culto della Venere Erycina; i vini, Cataratto e Grillo per i bianchi, Nero d’Avola e Nerello Mescalese per i rossi, che nascono a mezza costa godendo di un’esposizione marittima a dire il vero unica; l’olio d’oliva, che come in tutto il Val di Mazara ha un inconfondibile aroma di pomodoro acerbo; dulcis in fundo, la pasta reale, sublimazione della mandorla nelle più fantasiose figurazioni.

 

La Specialità del Buon Ricordo: Scaloppine di cernia agli agrumi di Sicilia

Antonio Devetag

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