Locanda al Castello

Ristoranti del Buon Ricordo, per collezionisti di emozioni 

Locanda al Castello - Cividale del Friuli
www.alcastello.net

L’immagine più nota di Cividale riguarda il verti- ginoso ponte medievale gettato tra le sponde del Natisone. La città ha origini antiche e conserva preziose memorie longobarde, quando fu capita- le del ducato del Friuli. Tutt’intorno, i cosiddetti Colli Orientali del Friuli, distretto vinicolo docu- mentato già in epoca romana, mentre più in alto le valli del Natisone si allargano verso lo spar- tiacque delle Prealpi Giulie, dominate in questo settore dal monte Re, sul confine con la Slovenia. Questa è la percezione del territorio che si ha dal poggio panoramico di un ristorante, che dalla sua ha anche la pittoresca fisionomia castellana e interni d’atmosfera. La cornice naturale trova puntuale corrispondenza nei prodotti tipici del territorio e nella compresenza di tradizioni culi- narie veneto-friulane e d’oltre confine. Sui Colli, quel che non è colonizzato dalla vigna è spazio per l’olivo e il ciliegio. Dalle valli del Natisone giungono formaggi, il Matajur in particolare; poi, le tipiche produzioni montane: patate e mele, di varietà locali; castagne e miele di castagno. La cucina popolare ha un’anima friulana, che si esprime nel muset con la brovada, ovvero il cotechino con le rape fermentate sotto vinaccia, e nel frico, una frittella di formaggio che si presta a numerose variazioni d’ingredienti. Lo spirito sloveno si sostanzia invece nei ceva- pi, popolarissime salsiccette speziate, mentre una certa nostalgia mitteleuropea risalta nei gnocchi con le susine e nel goulash di manzo. Questa molteplicità di tradizioni ha raffinata rielaborazione nella Bavarese alla ricotta caprina con misticanze, crema di fragole e lardo nostrano, che è Piatto del Buon Ricordo della Locanda Al Castello.

Quanto ai calici, non c’è che l’imbarazzo della scelta a partire dai Colli Orientali del Friuli, la felicissima fascia di colline disegnata ad arco fra Tarcento e Corno di Rosazzo, avendo proprio Cividale come capoluogo enologico: duemila ettari di vigne che seguono il disegno ondulato del territorio e cantine di diffusa eccellenza; una sorprendente varietà di vini, con numerosi ceppi autoctoni: tra i bianchi, Malvasia, Picolit, Pignolo, Ribolla Gialla, Tocai e Verduzzo friulano; tra i rossi, Refosco, Schioppettino e Tazzelenghe.

La Specialità del Buon Ricordo: Bavarese alla ricotta caprina con misticanze, crema di fragole e lardo nostrano

Antonio Devetag

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