DA BARCELLONA MEDAGLIE D'ORO PER LE BIRRE BERGAMASCHE OTUS

In una situazione sociale e di mercato caratterizzata da grave emergenza, anche il mondo brassicolo bergamasco cerca con tutte le forze di andare avanti e guardare al futuro. Sono ormai una trentina i birrifici artigianali made in Bergamo e l’attività, pur rallentata, non si è mai fermata. Le spedizioni, le consegne a domicilio e via internet sono alternative sempre più praticate. Né mancano, a tirar su il morale, i riconoscimenti internazionali alla qualità delle birre prodotte e alla fantasia dei mastri birrai bergamaschi. Ne dà un esempio il birrificio artigianale Otus di Seriate, che, nella Festa della Birra svoltasi a marzo a Barcellona (oltre 30 mila visitatori), ha meritato due medaglie d’oro al Beer Challenge (245 birrifici partecipanti, da 20 Paesi, 1.251 le birre in concorso, divise in 62 categorie). La giuria riunita nella città catalana ha assegnato la medaglia d’oro “Miglior birra per stile” a Otus B5 (categoria 4A Minuch Helles) e a Otus Red&Go (categoria Irish Red Ale, già premiata con l’argento al Brussel Beer Challenge).

B5 è una birra schietta, equilibrata, fragrante; Red & Go è una ambrata scura dal grado alcolico contenuto e ricorda le birre dei pub d'oltremanica. Entrambe facili da bere.

«Stiamo vivendo una situazione di pericolo e di incertezza che nessuno di noi avrebbe mai immaginato – commenta il presidente del birrificio, Enrico Rota – e, oltre al dramma umano, pesantissime sono le ripercussioni economiche. Bar, pub e tutto il mondo della ristorazione, nostri naturali ambasciatori, sono purtroppo chiusi. In questa situazione di emergenza, per essere comunque vicini a tutti coloro che amano emozioni degustative, abbiamo attivato un servizio di consegna a casa su prenotazione (info@birrificiootus.com). Vogliamo interpretare questi ulteriori riconoscimenti internazionali come un segnale che il made in Italy scommette più che mai su una pronta ripresa economica e li dedichiamo a tutta la comunità bergamasca, duramente provata dal coronavirus».

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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