VISTI DA VICINO – SILVIA BARACCHI LADY CHEF E PATRON IL FALCONIERE DI CORTONA

Silvia Baracchi, lady chef e patron del Relais & Chateaux Il Falconiere di Cortona (Ar), il cui ristotante può fregiarsi di una stella Michelin, si dichiara orgogliosamente Etrusca. La sua cucina nasce da una grande passione famigliare, che promuove l’eccellenza toscana, i sapori e i profumi di una terra nascosta nel cuore dell’Italia. Tutti i giorni porta in tavola due ingredienti principali: costanza e consistenza, che abbracciano il suo lavoro e si traducono in un equilibrio di materie prime e cotture per la gioia dei suoi ospiti.
Silvia ama anche mettersi in gioco e condividere con gli ospiti i suoi piccoli segreti organizzando divertenti ed interessanti cooking class adatte a tutti!

Per la nostra rubrica 'Visti da vicino' siamo andati a trovare Silvia nel suo 'sancta sanctorum'.

«Silvia, ad una una signora non si chiede mai l'età, così mi limito a chiederti il tuo segno zodiacale?»
«Vergine»

«Da quanti anni sei davanti ai fornelli?»
«Una vita»

«Come nasce Il Falconiere?»
«Dall'idea di una pazza scatenata come me nel 1989. Forse in quel momento non sapevo neppure cosa sarebbe dieventato nel corso degli anni Il Falconiere»

«Il piatto al quale sei particolarmente legata?»
«Più che un piatto è il piccione che cucino abbinandolo ad alcuni prodotti che ogni stagione ci regala»

«Dall'antipasto al dessert quattro piatti da assaggiare a Il Falconiere?»
«Lingua al te affumicato Lapsang Souchong, germogli di spinaci e salsa al passion fruit, Cannelloni ripieni alla cacciatora, cacio e carote cremose al coriandolo, Casseruola di piccione arrostito, scalogno, susine e rigatino e, Cuoremisù millefoglie, crema tiramisu, gelato al cioccolato»

«Come definiresti la tua cucina?»
«Una cucina masticabile e consistente. Amo l’uso di ingredienti colorati e a Km vero lasciandomi ispirare anche da luoghi, momenti ed emozioni per creare menu moderni con attenzione alla sostenibilità»

«Un prodotto del territorio che non manca mai nel frigo del tuo ristorante?»
«L'Aglione della Valdichiana»

«Tradizione, territorio e tecnologia. Un tris vincente per la risorazione?»
«Assolutamente si!. La tecnologia ci aiuta oggi ad esaltare i prodotti del territorio innovando la nostra tradizione culinaria»

«Prima di mettere un piatto nella carta de Il Falconiere ascolti qualche  consiglio?»
«No, mi limito solamente a farlo assaggiare a mio marito Riccardo e mio figlio Benedetto»

«Qual è l'obiettivo futuro di Silvia?»
«Più che un obiettivo in futuro voglio materializzare una mia nuova pazza idea: costruire negli spazi che abbiamo a disposizione nel nostro relais un pollaio per galline ovaiole, dove la mattina i nostri ospiti potranno andare a prendere le uova per la loro colazione. Un nuovo dettaglio per quel turismo esperienziale del quale al momento si parla tanto»

www.ilfalconiere.it

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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