VISTI DA VICINO – MATTEO DONATI CHEF PATRON DEL RISTORANTE DONATI DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA

Al Ristorante Donati, biglietto da visita dello storico Hotel Tirreno di Castglione della Pescaia (Gr), lo chef-patron Matteo Donati rielabora la tradizione della cucina marinara senza stravolgimenti ma semplicemente esaltandone le caratteristiche grazie all’eccellenza degli ingredienti. banale.

Per la nostra rubrica 'Visti da vicino' siamo andati a trovare Matteo a Castiglione della Pescaia a pochi giorni dalla chiusura stagionale. Il Ristorante Donati e il Tirreno riapriranno a metà aprile 2022.

«Matteo, quanti anni hai?»

«42 anni»

«Segno zodiacale?»

 «Vergine»

«Da quanti anni sei nel mondo della ristorazione e dell'ospitalità?»

«Il nostro albergo è stato aperto a Castiglone della Pescaia nel 1952 dai miei nonni paterni Livio e Anna Donati. Oggi, con il sottoscritto, siamo alla terza generazione alla guida di entrambe le strutture. Per quanto riguarda, invece, il mio percorso nel mondo della ristorazione, dopo essermi diplomato alla Scuola Alberghiera ho trascorso una decina di anni ad apprendere l’arte del cucinare sotto l’attenta guida dei più grandi chef italiani e internazionali, fino ad approdare, nel 2004, alla corte del celebre Alain Ducasse.  Dopo un anno mezzo vissuto a Parigi accanto allo chef francese, sei mesi nella cucina dell'Andana di Castiglione della Pescaia ed altre importanti esperienze, sono tornato alle mie origini, alla guida del nostro omonimo ristorante»

«Qual è il piatto al quale sei particolarmente legato?»

«Millefoglie di baccalà perchè mia nonna Anna era veneta»

«Dall'antipasto al dessert quattro piatti da assaggiare al Ristorante Donati?»

«Millefoglie di baccalà, Spaghetti alle vongole, Frittura di paranza e il Sorbetto al limone al cucchiaio»

«Come definisci la cucina del tuo ristorante?»

«Sincera, semplice e attenta»

«Un prodotto che non manca mai nel frigo di Matteo?»

«Il pescato del giorno»

«Tecnologia e prodotti del territorio un binomio vincente per la ristorazione?»

«Assolutamente, la tecnologia ci aiuta a valorizzare il prodotti del territorio»

«Soddisfatto della stagione estiva appena conclusa?»

«Moltissimo»

«Il ruolo del tuo ristorante nella valorizzazione della ristorazione castiglionese?»

«Lascio questo il giudizio agli esterni. Io mi limito a ricordare,  che oltre  al servizio di ristorazione all'interno del locale facciamo delivery da ben dodici anni e la clientela, sia quella locale che i turisti ci premiamo quotidianamente con la loro presenza».

«Quali sono gli obiettivi futuri di Matteo Donati?»

«Al momento non voglio svelare i miei progetti futuri ma ho in serbo delle importanti novità che riguarderanno il locale e la proposta culinaria. Progetti che dovrebbero materializzarsi la prossimo primavera»


www.donatitoscana.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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