VISTI DA VICINO - MARCO CAPITONI VIGNAIOLO DOC IN VAL D'ORCIA

Marco Capitoni è un vignaiolo doc che vive e lavora da generazioni nel suo podere Sedime, nel comune di Pienza, la “città ideale”, di papa Pio II, oggi patrimonio dell’umanità.
Un vignaiolo doc socio con la sua azienda 'Capitoni' del Consorzio Vini Orcia. Siamo andati a trovarlo nella sua cantina per la nostra rubrica 'Visti da vicino'.

«Marco, iniziamo dalla tua età?»
«Cinquantasei primavere»

«Segno zodiacale?»
«Leone»

«Quando nasce la tua passione per il mondo del vino?»
«Nasce alla metà degli anni '90 quando decisi di impiantare nuove vigne nei nostri terreni. La prima bottiglia uscì nel 2001».

«Un ricordo?»
«Questa prima bottiglia con il nome Capitoni fu la base per iniziare la nostra attività anche nel mondo dell’imbottigliamento perché negli anni precedenti la nostra azienda agricola vendeva l’uva alle cantine. Questa prima bottiglia era un blend di Sangiovese e Merlot».

«Quante bottiglie escono oggi dalla tua cantina?».
«Ventimila bottiglie, di cui il 60% rimane in Italia mentre il restante 40% sono vendute all’estero».

«C’è una bottiglia alla quale sei particolarmente legato?»
«Non una ma ben tre: Capitoni, Frasi e Troccolone. Capitoni Orcia Doc è un mix di Sangiovese 80% e 20% Merlot con aromi che ricordano frutti rossi, armonico ed equilibrato. Capitoni Le Frasi Orcia Doc, invece, rappresenta la nostra selezione aziendale e viene prodotto solamente nelle annate in cui la bontà stagionale lo consente. Una frase per ogni annata accompagnata Frasi, che racconta poeticamente il carattere di una vendemmia, gli stati d’animo di vita e di viti. Troccolone, infine, è l’ultimo nato, nome frutto del sostantivo dialettale con cui veniva chiamato il commerciante che frequentava i poderi della Val d'Orcia, un vino vinificato in anfora».

«Abbina questi tuoi tre vini a tre piatti?»
«Capitoni si abbina alla perfezione ad un Coscio di maiale di cinta senese arrosto, mentre Frasi lo abbinerei ad un Filetto di Chianina alla griglia. Troccolone  ad una Tartare di Chianina battuta al coltello».

«Obiettivo futuro di Marco Capitoni?»
«Impiantare un nuovo ettaro di vigneto e fare la migliore vendemmia senza l’uso di pesticidi».

A proposito, quando aprite  una bottiglia di Marco Capitoni non fermatevi davanti al problema degli abbinamenti perché questo ‘nettare di Bacco’ ve lo potete bere anche da solo per il semplice gusto di assaporare un vino frutto della passione e del lavoro di una famiglia di vignaioli.

www.capitoni.eu

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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