VISTI DA VICINO – LUCA SCOSCINI CHEF PATRON DEL RISTORANTE ESSENZA DI AREZZO

Nella suggestiva Piazza Grande di Arezzo, sotto le famose logge del Vasari,  cornice di grande prestigio, apre le sue porte l’Essenza dello chef patron Luca Scoscini.
Chef, sommelier AIS, assaggiatore di formaggi e bartender, Luca  propone una cucina innovativa a base di eccellenze alimentari scelte da fornitori selezionati con inediti e studiati abbinamenti, avvalendosi anche degli ultimi strumenti tecnologici.
 
Per la nostra rubrica 'Visti da vicino' siamo andati a trovare Luca nel suo ‘sancta sanctorum’ di Arezzo.


«Luca quanti anni hai?»
«59 anni»

«Segno zodiacale?»
«Cancro»

«Come nasce la tua passione per la cucina?»
«Sono stati i miei genitori Dario e Anna a trasmettermi da ragazzo la passione per l’arte culinaria, soprattutto mia mamma. Li aiutavo nella loro attività ‘Dario & Anna’  e nel frattempo facevo tesoro degli insegnamenti culinari di mamma. Raggiunta la maggiore età ho approfondito con esperienze personali e di studio quanto di più concerne il mondo della ristorazione. Passione per la ristorazione trasmessa oggi  anche ai miei figli Matteo, Federico e Benedetta, che si sono specializzati in vini e distillati»
 
«E l’Essenza come nasce?»
«Nel 2019 quando io e mia moglie Silvia, con alle spalle anche un’attività di catering, decidiamo di trasferire il nostro storico negozio di famiglia ‘Dario & Anna’ da Via Vittorio Veneto a Piazza Grande, dando il nome a questa nuova attività 'Essenza’, che è la sintesi di  ‘Dario & Anna'. ‘Essenza’ è storia e ricerca dove il piacere di stare a tavola si riscopre in questa diade stimolante e intramontabile»

«Il piatto al quale sei particolarmente legato?»
«Ricordo del tiramisù perché è stato il primo piatto che ho creato sedici anni fa»

«Dall'antipasto al dessert quattro piatti da assaggiare all'Essenza?»
«Tartare di cervo affumicato nel legno di Jack Daniels, granita alla lavanda ed erbette aromatiche; Bottone di capriolo infuso ai funghi shitake alga nori, fave di cacao; Piccione 5 cotture fungo shitake, sformato di patata ratta e crema di spinaci; Ricordo di tiramisù»

«Come definiresti la tua cucina?»
«Interattiva. Personalizzata dalle persone che mangiano le mie proposte culinarie»

«Un prodotto che non manca mai nel tuo frigo?»
«La carne».

«TTT. Tradizione, territorio e tecnologia. Un tris vincente per la ristorazione?»
«Si. La ristorazione del terzo millennio deve avvalersi dei più moderni strumenti tecnologici per valorizzare tradizione e territorio»

«Prima di mettere un piatto nel tuo menu ascolti qualche consiglio?»
«Prima decido io cosa mettere in carta poi ascolto i consigli del mio staff»

«A cosa si ispira il tuo prossimo menu?»
«Ai prodotti del bosco valorizzati con la cucina molecolare al fine di scoprire inediti sapori»
 
«L'obiettivo futuro di Luca?»
«Continuare a divertirsi in cucina come del resto sto facendo adesso»

www.darioeanna.it

 

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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