VISTI DA VICINO – ALESSANDRO ROSSI CHEF DEL GABBIANO 3.0 DI MARINA DI GROSSETO

Una splendida cornice racchiude sempre al suo interno la pregiata opera di un'artista. E così è al Gabbiano 3.0, una stella Michelin, accogliente ristorante situato sul porto turistico di Marina di Grosseto, che oltre a regalare una vista impagabile e tramonti indimenticabili emoziona i palati dei suoi ospiti grazie alle proposte culinarie di Alessandro Rossi, giovane ed emergente chef del panorama nazionale.
Insieme ad Alessandro una brigata di sala, giovane ma con già alle spalle importanti esperienze professionali in ristoranti stellati, con la responsabile Tiziana, Lorenzo, Michel e Andrea.

Per la nostra rubrica 'Visti da vicino' siamo andati a trovare Alessandro nell’accogliente Gabbiano 3.0, sul porto canale di Marina di Grosseto.

«Alessandro quanti anni hai?»
«30 anni»

«Da quanto tempo sei davanti ai fornelli?»
«Da 14 anni sono davanti ad una cucina professionale, ma la passione per l’arte culinaria mi è stata trasmessa da mia nonna. Poi, una volta  diplomato all'Istituto Alberghiero di Chianciano Terme ho iniziato a vivere importanti esperienze professionali che mi hanno permesso di crescere nell'ambito della cosiddetta 'alta ristorazione'. Ho avuto grandi maestri e a tal proposito mi piace ricordare Stefano Ciavatti al ristorante Da Fino, allievo di Gualtiero Marchesi. A 24 anni ho iniziato il mio percorso da chef in solitario, prima a Firenze e poi nel trevigiano a Villa Selvatico di Roncade, fino a tornare in Toscana al Gabbiano 3.0 di Marina di Grosseto»

«Come nasce Il Gabbiano 3.0?»
«Dall'iniziativa imprenditoriale allacciata all’amore per il territorio di Riccardo e Marco Tomi, cugini e soci, che vogliono proporre una tappa di eccellenza gastronomica a Marina di Grosseto».

«Il piatto al quale sei particolarmente legato?»
«Il Club sandwich di fegatini, che abbiamo adesso in carta. Un mix vincente di tradizione toscana ed extra moenia»
 
«Dall'antipasto al dessert quattro piatti da assaggiare al Gabbiano 3.0?»
«Dell'attuale menù 2021 i piatti più apprezzati sono: Il club sandwich di fegatini, il Fusillo tiepido, aglio e olio, cozze al Martini, anemoni, erbe del nostro orto, la Rana pescatrice in porchetta alla brace, scalogno all’aceto e torta di patate, salsa périgourdine e i Mirtilli, cioccolato bianco, zenzero»   

«Come defineresti la tua cucina?»
«In visione del presente, visto che il Gabbiano 3.0 può fregiarsi di una stella Michelin, è importante che la cucina rispetti il territorio circostante, visto che tra l’altro è ricco di eccellenti prodotti, ma con lo sguardo rivolto al futuro»
 
«Un prodotto del territorio che non manca mai nel frigo di Alessandro?»
«Non uno ma tre prodotti: aglio, olio e peperoncino, così riusciamo sempre a farci qualcosa da mangiare»

«Tradizione e tecnologia e innovazione. Un tris vincente per la ristorazione del terzo millennio?»
«Si, ma importante è fare capire al cliente cosa vi è di piacevole e da ricordare al tuo ristorante. Per questo credo lo chef sia ancora oggi il soggetto determinante per unire perfettamente tradizione, tecnologia ed innovazione»

«A cosa si ispira il menu autunnale 2021del Gabbiano 3.0?»
«A quanto ci regala il nostro orto dove coltiviamo materie prime non solo del nostro territorio ma anche di tantissime altre realtà italiane ed internazionali. Partendo da queste eccellenze elaboriamo i nostri menu, sia di carne che di pesce. E così è anche per il nostro menu autunnale»

«L'obiettivo futuro di Alessandro?»
«Migliorarsi qui a Marina di Grosseto e così raggiungere l’obiettivo della seconda stella Michelin al Gabbiano 3.0»

www.ilgabbianotrepuntozero.it

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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