VISITUSCIA 2019 ALL'INSEGNA DELLO SLOW TOURISM E DEL SILVER TOURISM

Attenta alle mode e alle esigenze del mercato, VisiTuscia si adegua e risponde alle richieste del turista moderno, sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Un percorso che per molti aspetti si identifica con le impostazioni che vengono dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, ma che poi fa proprie adeguandole all'offerta del territorio.
L'idea, nata nel 2015 con l'Expo, portò ad una nuova e per certi aspetti inedita formula, quella di “VisiTuscia in Tour” che negli anni successivi è proseguita con l'Anno dei Cammini (2016), l'Anno dei Borghi (2017) e l'Anno del Cibo (2018).
Il 2019 è stato dichiarato l'Anno del Turismo Lento o “Turismo slow” ovvero quel turismo che “promuove la qualità e l'esperienza contrapponendosi al turismo di massa, veloce e di consumo che poco valorizza le tipicità di un luogo”. Una nuova modalità di viaggiare, rispettosa dell'ambiente e molto attenta alle modalità: in particolare ai tempi, ai modi, ai luoghi, alle destinazioni, alle strutture dell'ospitalità, ai mezzi di trasporto. Una filosofia insomma, perfettamente in linea con i fini che VisiTuscia persegue e che il territorio offre.
“Il turismo lento - ha dichiarato Vincenzo Peparello, Patron di VisiTuscia durante la conferenza stampa di presentazione a Viterbo del progetto - nasce per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale, o meglio dal ‘turismo di massa’, e rilanciarli in chiave sostenibile, favorendo esperienze di viaggio innovative. La Tuscia, la regione che oggi si identifica in massima parte con la Provincia di Viterbo, ma comprendente anche parte della provincia di Roma e zone della bassa Toscana (la cosiddetta ‘Etruria Meridionale’), sembra poter dare le risposte più significative a questa esigenze. E non solo perché interamente attraversata dalla Via Francigena che la percorre interamente da Proceno a Monterosi, quanto perché in possesso di tutte quelle peculiarità necessarie per la pratica di un turismo lento, nell'accezione che conosciamo: laghi (Bolsena e Vico), monti (Cimini), borghi medievali (l'elenco sarebbe infinito nda), riserve naturali (Selva del Lamone, Monte Rufeno, Bracciano Martignano), ferrovie storiche e treni d’epoca, senza dire dei numerosi Bed and Breakfast agriturismi dimore storiche e confortevoli piccoli alberghi, in luoghi di grande interesse storico e paesaggistico, fattorie didattiche (la Tuscia è un territorio ancora a prevalente economia agricola) e alberghi diffusi. Senza sottacere l'enogastronomia, una delle punte di diamante della Provincia di Viterbo e della Regione”.
A confortare la scelta degli organizzatori di Visit Tuscia sono intervenute recentemente alcune indagini riguardanti il ‘Silver Tourism’ ovvero di quel particolare turismo che riguarda gli ‘over 65’ tra le cui preferenze c'è proprio un turismo più attento ai luoghi e alle modalità del suo svolgersi.
Ed essendo anche emerso che l'86% dei turisti si affida ad un tour operator oppure ad una agenzia di viaggi, VisiTuscia sta predisponendo dei pacchetti di viaggio che verranno veicolati attraverso la stampa di settore e che costituiranno l'oggetto delle trattative che vedranno impegnati gli operatori della domanda e dell'offerta nel corso del Workshop itinerante che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre p.v.    

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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