VINIPLUS, I SOMMELIER AIS GIUDICANO I VINI DELLA LOMBARDIA

E’ in crescendo la qualità dei vini lombardi e quelli bergamaschi tengono il passo. La conferma viene dalla nuova edizione, quella del 2019, del ponderoso volume della Guida Viniplus di Lombardia, con i più autorevoli consigli sulle eccellenze vinicole lombarde, secondo il giudizio dei sommelier dell’Ais Lombardia.

Lo stesso presidente della Regione, Attilio Fontana, con l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, hanno con piacere preso atto che negli ultimi anni l’export dei vini lombardi è cresciuto sensibilmente raggiungendo nel 2017 il livello record di oltre 270 milioni di euro, con un +4,2 per cento rispetto al 2016.

La fotografia che emerge dalla Guida (un complesso lavoro di assaggi svolto da 118 degustatori professionisti) è quella di un comparto vitivinicolo lombardo in grande salute un po' in tutti i territori che lo compongono. A testimonianza di questo, l'assegnazione di 64 Rose d'Oro (il massimo punteggio, legato alla valorizzazione del vitigno e del territorio, oltre che alla qualità del vino; lo scorso anno furono 50) e 160 Quattro Rose Camune (legate principalmente alla qualità del vino, lo scorso anno furono 144). In totale sono presentate 250 cantine lombarde (a ognuna sono dedicate due pagine) e assaggiati 860 vini.


In crescita anche i riconoscimenti per il vini bergamaschi. Le Rose d’Oro sono assegnate a cinque vini della nostra provincia (erano 2 nel 2017 e 4 nel 2018). Questi i cinque vini al top: Moscato di Scanzo 2015 di Biava; Valcalepio Rosso Ripa di Luna 2015 della Caminella; Valcalepio Moscato Passito di Gandosso 2007 di Tallarini; Bergamasca Rosso Elogio 2012 di Magri Eligio; Theia (vino bianco da vitigni resistenti alle malattie) dell’azienda Nove Lune di Cenate Sopra.

Le 4 Rose Camune sono state assegnate ad altri 5 vini orobici: Terre del Colleoni Moscato Giallo Passito Laurenzio 2015 di Angelo Pecis; Exentia 2012 di Biava; Valcalepio Moscato Passito Perseo 2011 della Cantina Sociale Bergamasca; Moscato di Scanzo Ol Mosca 2015 di Cerri; Moscato di Scanzo Serafino 2014 dell’azienda Il Cipresso.

Le cantine bergamasche segnalate nella Guida sono in totale 28 (lo scorso anno erano 24). Oltre a quelle citate, che hanno meritato le votazioni più alte, sono recensiti e giudicati i vini di altre 19 cantine, alcune delle quali piccole ed emergenti: Cà del Manèt, Cà Verde, Cantina Val San Martino, Casa Virginia, Cascina del Bosco, Cascina del Francés, Cavalli Faletti, Il Calepino, La Rocchetta-Podere castel Merlo, Le Corne, Locatelli Caffi, Lurani Cernuschi, Magri Sereno, Medolago Albani, Podere Cavaga, Sant’Egidio, Tenuta Castello di Grumello, Tosca, Valba.

«Il settore vitivinicolo in Lombardia, Bergamasca compresa – afferma Roberta Agnelli, delegata Ais per Bergamo - ha tutte le potenzialità per conquistare nuovi mercati. Tocca ai ristoratori e ai sommelier valorizzare e consigliare una produzione che si distingue per una qualità sempre migliore». La Guida sarà omaggiata a enoteche e ristoranti della Lombardia: un invito a bere lombardo.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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