VILLAGGIO FONTANAFREDDA ALLA SCOPERTA DI OLTRE 160 ANNI DI STORIA

Villaggio Fontanafredda si trova nel cuore di Serralunga d’Alba circondato dal meraviglioso panorama vitivinicolo delle Langhe patrimonio mondiale dell’Unesco.

Un luogo ricco di storia e cultura che ha visto protagonista l’amore tra Re Vittorio Emanuele II e Rosa Varcellana, detta “la bela Rosin” nominata dal re Contessa di Mirafiore e di Fontanafredda nel 1877, anno in cui la sposò a seguito della prematura morte della moglie Regina Maria Adelaide. In seguito la nascita di una grande realtà di produzione vinicola grazie all’intuito del primogenito Emanuele Alberto che con lungimiranza, a fine del secolo, fondò l’azienda Casa Emanuele di Mirafiore con i tenimenti di Barolo e Fontanafredda. L’azienda era in grande espansione con 200 collaboratori e più di 40 famiglie che vivevano nel villaggio. Nel 1894 Emanuele morì per una grave malattia e la tenuta affrontò un periodo di crisi dovuto anche a causa del “flagello della viticoltura”, la filossera.

La vinificazione riprese sotto la guida di Monte dei Paschi di Siena e fu scelto come nome dell’azienda: Fontanafredda. Il grande cambiamento avvenne nel 2008 quando gli imprenditori Oscar Farinetti e Luca Baffigo Filangieri acquistarono la tenuta intuendo le potenzialità di questo luogo, una vera istituzione del Barolo. Il Villaggio diventa così il punto di riferimento nell’ambito dell’accoglienza turistica e del Piemonte enogastronomico tra “esperienze” di ospitalità, grandi vini, alta ristorazione della famiglia Alciati, natura e meditazione.

122 ettari di Riserva bionaturale: dall’ospitalità a quattro stelle alle cantine tra le più belle del mondo passando per l’immersione meditativa nel Bosco dei Pensieri fino all’incontro con l’alta cucina della tradizione. In aggiunta ospita al suo interno la Fondazione E. di Mirafiore, un centro congressi e una raffinata location per eventi.

www.fontanafredda.it

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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