VIE DEL GUSTO NEL SALISBURGHESE

 

Cucina tipica, rustiche stube, tavolate con ospiti abituali e un clima informale dove ogni pranzo è l’occasione giusta per fare festa: queste sono le trattorie del Salisburghese che, con la loro calda accoglienza e i piatti della tradizione, sono pronte a ospitare i turisti per una full immersion nel Salisburghese più autentico

Grazie all’ampio successo riscosso in questi anni, la Via Culinaria si arricchisce con una nuova via del gusto dedicata alle trattorie. Dopo quella dedicata ai palati raffinati, ai bio-buongustai, ai dolci, ai formaggi, al pesce, alla birra e grappa, alla carne, ai rifugi e alle erbe, la Via del gusto delle trattorie accompagna i turisti alla scoperta di questi luoghi magici, dove si viene catapultati nell’atmosfera tipica del Salisburghese, irrinunciabile per gli abitanti locali, tra buon cibo e convivialità.

L’itinerario comprende 27 indirizzi tra cui il Weyerhof a Bramberg, dove grazie alla stretta colaborazione con artigiani del luogo ogni giorno si creano piatti tradizionali del Pinzgau deliziosi, o la locanda nell’abbazia di St. Peter a Salisburgo, considerata la più antica d’Europa. Il Markterwirt, ad Altenmarkt, un locale storico aperto già dal 1528, ospita la più antica stube della regione che si trova nella più antica locanda di Altenmarkt. Il Blaue Gans, nel cuore di Salisburgo, accoglie turisti e abitanti dal lontano 1350. Qui lo chef propone la rinomata cucina alpina con influenze meridionali innovative, il tutto senza compromettere la qualità degli ingredienti principali. Il menù propone una grande varietà di piatti che spaziano dalla selvaggina, al pollo per finire con il salmerino o il luccioperca.

Le varie trattorie e locande del territorio offrono ai loro ospiti autentici tuffi nel passato: i piatti proposti riprendono le ricette tradizionali e raccontano la storia del Salisburghese, il tutto con la giusta dose di creatività e originalità tipica della cucina alpina del luogo. Il concetto di cucina alpina è, infatti, un tema molto caro al Salisburghese, si tratta di una filosofia gastronomica di cui il Land austriaco può definirsi terra natale; si basa sulla riscoperta delle ricette e dei sapori della tradizione che vengono coltivati con passioni dalle varie generazioni e che vengono reinterpretati da chef innovativi e coraggiosi. Non a caso, gli oltre 330 operatori gastronomici che fanno parte della Via Culinaria soddisfano pienamente i requisiti della cucina alpina e utilizzano numerosi prodotti a km 0.

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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