VERMENTINO E TINATA DI MONTEVERRO

A dispetto della tradizione che la vorrebbe festeggiata “con chi vuoi”, mai come quest’anno la Pasqua sarà una festa in famiglia, alla scoperta del calore degli affetti e del gusto delle piccole cose, come un bel pranzo, cucinato con amore sperimentando ricette o affidandosi ai suggerimenti degli chef, un ponte culinario tra tradizione e innovazione. E diventa quasi scontata la scelta del vino giusto, che esalti i sapori delle pietanze, che si destreggi tra primi e secondi, con versatilità!
 
Monteverro – cantina gioiello dolcemente adagiata su quella nota ai più come la Costa d’Argento tra Capalbio e il mare – propone il suo Vermentino, autoctono di razza, elegante e di carattere, perfetta espressione del suo territorio, la Maremma. È l’abbinamento perfetto con un piatto di pesce, delicato e aromatico.

Se non abbiamo sotto mano una ricetta adatta, ci viene in soccorso la proposta dello Chef Alessandro Zannoni, della Locanda rossa di Capalbio: “Gamberi al vapore con cipolle caramellate e julienne di verdure al ghiaccio”.  La freschezza del Vermentino - vitigno bianco della costa toscana – il suo sentore minerale e il suo profumo di erbe e fiori estivi, di mela cotogna e di pera sapranno esaltare con audacia la delicatezza di questa proposta gourmet. È anche il sodalizio perfetto con antipasti o da solo, come semplice aperitivo.
 
Per chi ama i rossi, la scelta è il sinuoso e vellutato Tinata, un omaggio ai grandi vitigni del Rodano, il Syrah - che gli dona il sentore fruttato, il vigore e il corpo - e il Grenache - che gli conferisce freschezza ed eleganza. Deciso, ricco di note aromatiche, ma anche morbido ed elegante è il compagno perfetto per piatti di carne, con carni e formaggi. Lo chef consiglia di servirlo con un “filetto di manzetta maremmana alle erbe con padellaccia di verdure e cicoria ripassata”.
 
Non resta che alzare i calici e brindare: prosit! E che sia di buon auspicio davvero!
 
Monteverro non è aperta al pubblico in questo momento, ma lo shop online è attivo.
 
LE RICETTE
Gamberi al vapore con cipolle caramellate e julienne di verdure al ghiaccio
Preparare le cipolle caramellate agrodolci: tagliare 500 grammi di cipolle rosse a julienne cercando di farle tutte uguali metterle in un tegame con 225g acqua, 225 g aceto, 70 g zucchero, 15 g sale e una foglia di alloro. Far cuocere a fiamma vivace fino a quando, asciugandosi, diventeranno caramellate e prenderanno un bel colore viola. Preparare una julienne molto sottile di sedano, rapa rossa, cetriolo, zucchina e carota e metterla in acqua e ghiaccio per almeno 20 min. Pulire i gamberoni lasciando solo le code e cuocerle o al Vapore o in acqua salata bollente per 15 secondi , scolare e impiattare facendo un letto con le cipolle agrodolci e la julienne condita con olio evo e sale a guarnire.
 
“Filetto di manzetta maremmana alle erbe con padellaccia di verdure e cicoria ripassata”
Preparare un trito di erbe aromatiche (timo, maggiorana, santoreggia, salvia e rosmarino) e passarlo sul bordo di un filetto di circa 200 g , passarlo alla piastra con olio evo e completare la cottura in forno, far riposare 1/2 minuti. Per la padellaccia di verdure, preparare a cubetti grandi, melanzane, zucchine, peperoni, cipollotti tagliati per lungo e pomodorini datterini tagliati a metà, condire il tutto con olio evo e sale , lasciar macerare per 10 minuti, mettere su una teglia e arrostire in forno a 180* per 20 min (i bordi delle verdure devono risultare arrostiti ).
Ripassare la cicoria con abbondate aglio

www.monteverro.com/it/
 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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