UN VIAGGIO NELLA STORIA E NELL’ENOGASTRONOMIA FVG FRIULI VENEZIA GIULIA

Con l’arrivo della primavera, torna l’appuntamento con Castelli Aperti FVG, l’occasione per immergersi in un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, visitando le dimore che hanno segnato la storia del Nordest italiano. I 19 manieri che apriranno al pubblico nel week end del 6 e 7 aprile, raccontano ancor oggi la cultura e la tradizione transfrontaliera di una terra particolare come il Friuli Venezia Giulia.
Affacciati sul golfo o posti su verdi colline, immersi in grandi parchi o al centro di città di cui erano la dimora più prestigiosa, le dimore normalmente non accessibili al pubblico aprono invece le loro porte, grazie alla grande opera del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia. Guide d’eccezione saranno gli stessi castellani, che condurranno gli ospiti tra i saloni nascosti e giardini quasi fiabeschi.
La visita può essere occasione per un weekend alla scoperta di una regione italiana da sempre considerata come melting pot di svariate culture, poiché ricca di contaminazioni, soprattutto dalle vicine Austria e Slovenia. Castelli Aperti, diventa dunque l’occasione ideale per scoprire la cultura, storica, ambientale e, perché no, enogastronomica, del territorio all’estremo nord est italiano.
Un viaggio enogastronomico tutto friulano - Il Friuli Venezia Giulia è ricca di ristoranti e trattorie che offrono il meglio la lunga tradizione enogastronomica locale. In Friuli, due su tutti: il frico, piatto super gustoso e saporito a base di formaggi di varie stagionature, patate e cipolla, e la Gubana, il dolce tipico della zona delle Valli del Natisone con la sua forma a chiocciola e il ripieno di noci, uvetta, pinoli. Spostandoci nella Venezia Giulia, il prosciutto cotto in crosta, la jota (zuppa a base di crauti, fagioli, patate, salsicce, pancetta affumicata) fino ad arrivare al gulash. E poi il vino, dai bianchi, rossi e bollicine per tutti i gusti, il protagonista immancabile di un weekend nell’estremo est italiano.
19 castelli visitabili in tutta la regione - Per la primavera 2019 le dimore saranno 19, situate in tutte le province della regione: in provincia di Trieste il Castello di Muggia; in provincia di Gorizia il Castello di San Floriano del Collio, il Castello di Spessa di Capriva e Palazzo Lantieri; in provincia di Pordenone: Palazzo Panigai Ovio (Pravisdomini), Palazzo D’Attimis Maniago e il Castello di Cordovado;nella provincia di Udine saranno il Castello di Susans (Majano), Palazzo Romano (Case di Manzano), il Castello di Villalta (Villalta di Fagagna), Rocca Bernarda (Ipplis di Premariacco), il Castello di San Pietro (Ragogna), il Castello di Arcano (Rive D’Arcano), il Castello di Flambruzzo (Rivignano Teor), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Casaforte La Brunelde (Fagagna) e il Castello di Ahrensperg (San Pietro Al Natisone).
Due novità per la 32^ edizione - Il viaggio tra i castelli prevede quest’anno due nuove tappe: il Castello di Sopra e il Castello di Sotto di Strassoldo, frazione di Cervignano del Friuli (UD), uno splendido borgo medievale perfettamente conservato.
Le visite partono all’inizio di ogni ora; le residenze saranno aperte in entrambe le giornate, fatta eccezione per il Castello di Spessa, Rocca Bernarda, Palazzo Romano e il Palazzo d’Attimis Maniago, che accoglieranno i visitatori solamente nella giornata di domenica.  L’ingresso ad ogni singolo castello è di 7 euro (3,5 euro per i bambini dai 7 ai 12 anni). La prenotazione non è necessaria.
Per maggiori informazioni è consigliabile visitare il sito del Consorzio www.consorziocastelli.it, con orari e aperture aggiornati, oltre al programma completo della nuova edizione oppure la pagina Facebook www.facebook.com/CastelliApertiFriuliVeneziaGiulia.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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