Un Prosecco DOC Treviso Rosè Brut dedicato alle donne

Iniziativa di Follador Prosecco dal 1769 a favore dell'associazione Di.Re che si batte contro la violenza di genere

Il Rosè è rosa e piace alle donne. Con l'avvicinarsi dell'8 marzo sono diversi i significati che può assumere questo assunto.

It’s Follador, it’s pink! È questo l’ultimo motto della famiglia Follador.
Tra le prime realtà produttive a inaugurare l’ultima versione del Prosecco, la storica azienda di Valdobbiadene, neo detentore del titolo di di Miglior Prosecco del 2020 al The Champagne & Sparkling Wine World Championships, lancia sul mercato il nuovo Prosecco DOC Treviso Rosè Brut per incontrare il gusto femminile.

“Nella nostra realtà le donne sono sempre state protagoniste: per generazioni hanno partecipato alla vita aziendale alla pari dei loro uomini, lavorando duramente – sottolinea Cristina Follador, Sales & Marketing Director dell’Azienda - Vogliamo quindi assecondare le aspettative di un mercato femminile in crescita, dato che il mondo del vino sembra ancora oggi dar peso alle esigenze maschili. I vini rosé hanno un grande appeal presso larghe fasce di consumatori e il loro gradimento risulta in grande evoluzione ovunque.”

Si chiama LAELIA l’ultima perla della produzione. Il nome di un’orchidea è un omaggio al genere femminile per riconoscere i suoi molteplici ruoli: come colonna portante della famiglia e, sempre più spesso, anche della vita aziendale. Il richiamo floreale si lega inoltre al suo gusto ricco e fiorito, con sentori intensi di mela e pesca bianca, piacevoli note di frutti rossi, mora, fragoline di bosco e ribes.

Con il giusto accostamento di Glera (90%) e Pinot Nero (10%), la famiglia Follador offre una varietà più ricca del Prosecco. Fresco e giovane, ottimo compagno dell’aperitivo, Prosecco DOC Treviso Rosè Brut è aperto ai trend del consumatore e mantiene le caratteristiche di mineralità e freschezza derivate dalla vinificazione secondo il Metodo Gianfranco Follador®, con la presa di spuma in autoclave.

Un’azienda guidata in maggioranza da donne, quella di Follador Prosecco dal 1769: il valore umano è parte integrante di una filosofia imprenditoriale basata sul rispetto e con questo spirito l’azienda ha deciso di devolvere parte del ricavato all'Associazione Nazionale D.i.Re Donne in Rete contro la violenza. Cristina, Emanuela, Michele e Francesca Follador sono alla costante ricerca dell’eccellenza, in chiave innovativa, per promuovere vini nati dalla perfetta combinazione tra sperimentazione e attenzione al dettaglio, tra testa e cuore, da oltre 250 anni.


 

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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