TORNANO LE GIORNATE GIULIO GAMBELLI PROMOSSE DA PASQUALE FORTE

Per il secondo anno consecutivo le Giornate Giulio Gambelli tornano protagoniste dal 28 al 30 marzo nella splendida cornice di Rocca d’Orcia, all’interno della chiesa di San Simeone. L’appuntamento annuale dedicato a Giulio Gambelli, personaggio straordinario, visionario e antesignano del successo internazionale del Sangiovese, che nella sua vita ha fatto oltre 65 vendemmie, è stato ideato e fortemente voluto da Pasquale Forte.
Imprenditore illuminato e lungimirante che a Castiglione d’Orcia ha creato Podere Forte, un’azienda biodinamica ed ecosostenibile dove si produce vino e non solo, Pasquale Forte ha voluto rendere omaggio al grande Gambelli, patriarca del Sangiovese attraverso questo momento unico di confronto.
Prendendo ispirazione da “Le Rencontres Henri Jayer”, emblema della Borgogna, promotore oltre 20 anni fa di questi rendez-vous straordinari tra i produttori, Pasquale Forte racconta le Giornate Gambelli come un’occasione di scambio onesto, serio e trasparente tra produttori italiani e francesi, della Borgogna nella fattispecie.
La Francia e l’Italia sono tra i due paesi più importanti al mondo per la produzione di vino e gli ospiti condividono le proprie storie, idee, progetti, raccontano il proprio territorio attraverso degustazioni e un dialogo ispirante che evidenzia come il vino sia storia e patrimonio culturale da salvaguardare.
Ed è così che anche per questo anno le Giornate Giulio Gambelli riuniscono allo stesso tavolo i principali attori del vino italiano e d’oltralpe come Thibault Liger Belair del Domaine Thibault Liger Belair, Bruno Clavelier, Alexander Chartogne, Alessandro Ceretto, Aldo Vajra, Pasquale Forte, Tommaso Marrocchesi Marzi della Tenuta di Bibbiano, Stella Viola di Campalto, dell’azienda agricola San Giuseppe, Giacomo Neri di Casanova di Neri, Francesco Ripaccioli della Cantina di Canalicchio di Sopra, Mauro Mascarello, Lionel Cusin, Loic Pasquet, Elisabetta Fagioli dell’azienda agricola Montenidoli, Naudine Gublin del Domaine Jacques Prieur, Roberto Gianelli della Tenuta San Filippo, Sofia Pepe dell’azienda Emidio Pepe, Jean Pierre Giraud della Tonnellerie Tarasaud. Torna anche Jacky Rigaux fondatore della Bourgogne Society, e organizzatore de “Le Rencontres Henri Jayer”. Attesissimo Aubert de Villaine proprietario del Domaine Romanée Conti, una delle cantine più prestigiose al mondo. Non mancano Lydia e Claude Bourguignon, due tra i più qualificati ingegneri agronomi al mondo e l’enologo e consulente francese tra i più rinomati Bernard Hervet. Tra gli ospiti che arrivano per la prima volta a Rocca d’Orcia, spicca Richard Geoffroy, per 28 anni chef de cave di Dom Perignon.
Un evento reso speciale dai grandi ospiti che daranno vita a un dibattito entrato a pieno diritto nelle agende dei principali appuntamenti con il mondo vitivinicolo.
Gli ospiti avranno, inoltre, la possibilità di gustare i prodotti del Podere Forte, quali salumi formaggi, miele e olio insieme alle creazioni di Marcello Corrado, chef stellato dell’Osteria Perillà.

 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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