TERRA ARGILLOSA PRESENTA SCAPOLE', SUO PRIMO SPUMANTE

 

La cantina biologica di Offida presenta una versione insolita di Pecorino affinato durante i giorni della quarantena e stappato per la prima volta nel mese di maggio

 

Nel 2020 sono sfumate tante occasioni per brindare, ma se il proverbio dice “poche ma buone” la cantina biologica Terra Argillosa di Offida (Ascoli Piceno) si è fatta trovare pronta stappando la sua prima bottiglia di spumante “Scapolè”. La prima bollicina della cantina picena, frutto di sperimentazioni e studi condotti negli ultimi anni, è uno spumante brut di Pecorino. Spumante di qualità prodotto con metodo Martinotti, il nuovo vino è un inno alla freschezza e alla gioia dello stare insieme ed esprime la fragranza e la ricchezza fruttata di una delle uve simbolo di questo angolo delle Marche. Prodotto con i grappoli della vendemmia 2019 e affinato durante il periodo del lockdown, la sua presentazione è avvenuta in anteprima a maggio.

 

Abbiamo deciso di legare i nostri vini alle tradizioni e agli insegnamenti dei nostri nonni” racconta Sara Tirabassi, alla guida di Terra Argillosa insieme al marito Raffaele Paolini. “Per questo abbiamo chiamato il nostro primo spumante, che ricorda il momento della condivisione dei giorni importanti, con il soprannome di mio nonno Luigi, che era amore per la condivisione”. “Stappare la prima bottiglia subito dopo il lockdown ha avuto un sapore speciale per noi, così come poterlo bere con chi è venuto a trovarci durante l’estate”, aggiunge  Raffaele Paolini.

 

Bollicine ricche e persistenti caratterizzano questo spumante pensato per i momenti di festa. Profumi freschi di fiori bianchi e agrumi si accompagnano a una spiccata mineralità e a una piacevolezza rotonda che accarezza il palato in modo avvolgente. Ideale al momento dell’aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce.

 

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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