TENUTA MAZZOLINO OTTIMISMO E POSITIVITÀ

L’emergenza Coronavirus e le disposizioni sanitarie richiedono un cambiamento delle abitudini quotidiane - personali e lavorative - per contenere il contagio. L’impegno di tutti rende questa mission più facilmente attuabile. TenutaMazzolino - nel cuore della zona a denominazione d'origine controllata Oltrepò Pavese, sulla riva destra del fiume Po’ in un’area collinare a ridosso degli appennini, precisamente a Corvino San Quirico – è in prima linea in questo impegno quotidiano.

“Il primo provvedimento è stato quello di sospendere le visite in azienda sia per quanto riguarda il B2B sia il B2C. Lo abbiamo fatto fin dal primo weekend di arrivo del virus, il 22-23 febbraio -  spiega Stefano Malchiodi, enologo e agronomo della cantina - visto quanto successo in Cina ci sembrava un problema da affrontare immediatamente, con fermezza e determinazione per ridurne la durata e, soprattutto, le conseguenze più gravi”.

A questa prima decisione è subito seguita l’organizzazione del lavoro per ridurre al minimo i contatti tra le persone, smartworking per tutte le attività che lo permettono (amministrazione, back office, commerciale, meeting con clienti e fornitori), una sola persona è operativa negli uffici per mezza giornata per gestire le emergenze.

“E poi i vignaioli continuano il loro lavoro perché il germogliamento non aspetta, e soprattutto perché il vigneto è un ambiente naturalmente e facilmente perfetto per il rispetto delle disposizioni - prosegue Malchiodi - anche il nostro cantiniere, a parte veloci operazioni di controllo sui vini in affinamento eseguite in solitario, si è aggiunto alla squadra di campagna. Di solito in questa stagione integriamo il personale di vigna con un paio di assunzioni che quest’anno abbiamo evitato per iniziare l’indispensabile saving e, soprattutto, far uscire di casa meno persone possibili”.

Ma oltre al rispetto delle regole e al lavoro che va avanti con le giuste e opportune limitazioni, Tenuta Mazzolino ha deciso parallelamente di lanciare una campagna Social, semplice ed efficace, un vero elogio della cortesia, che si realizza dicendo grazie. “Le situazioni come quella attuale impongono anche una revisione delle priorità e la riscoperta delle piccole cose. Un grazie ha un valore immenso che a volte si dà per scontato!”, spiegano Stefano e Francesca Seralvo (nella foto), la proprietaria di Tenuta Mazzolino, all’unisono. “Proprio ora invece c’è bisogno di sostenersi a vicenda: da qui la volontà di ringraziare chi in un modo o nell’altro contribuisce giorno per giorno a rendere possibile la nostra realtà e speciali i nostri vini”.

E così è partita una carrellata di ringraziamenti: dal territorio – un grazie alle vigne, culla dove tutto nasce, e alle mucche, autrici della coltivazione sostenibile in vigneto – al team che dimostra grande affiatamento e impegno anche in un momento come questo; dai distributori che permettono ai vini Mazzolino di essere conosciuti in tutto il mondo, fino alla stampa che supporta l’attività della cantina raccontandone prodotti e novità.

Ottimismo è la parola d’ordine di questi messaggi e anche speranza di una risoluzione a breve termine. “Ovviamente non vediamo l’ora che tutto si avvii verso una nuova normalità – conclude Francesca Seralvo - la gestione finanziaria ne risente, il blocco degli Usa sta aggiungendo grandi difficoltà… da questo punto di vista siamo impotenti, ma stiamo facendo il possibile per farci trovare pronti quando tutto ripartirà”.

http://tenuta-mazzolino.com/

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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