Sguardi di luce e sguardi d'autore, due mostre al Museo della Maschera di Abano Terme
Mostre di "sguardi" oltreché di capolavori... Il Museo Internazionale della Maschera "Amleto e Donato Sartori" con il Centro Maschere e Strutture Gestuali prosegue il ciclo di esposizioni temporanee nella sua sede di Abano Terme (Villa Savioli Trevisan) nell’ambito dell’iniziativa "80 anni con Donato: non l’arte per l'arte ma l'arte per vivere". L’inaugurazione delle due mostre proposte e curate da Bianca Laura Petretto, Paola Piizzi e Sarah Sartor è avvenuta il 25 ottobre scorso. Saranno aperte fino alla fine di febbraio.
SGUARDI DI LUCE - GLANCES OF LIGHT
La mostra personale di En Nico, nome d’arte di Alberto Di Mauro, che in veste di direttore di numerosi Istituti Italiani di Cultura ha vissuto in vari luoghi del mondo, delinea un percorso estetico tra l’opera del fotografo viaggiatore e alcuni incipit raccolti tra le opere Sartori.
Le fotografie sono "frames" di viaggi, tasselli di un mosaico che non solo raccontano il valore estetico delle forme, ma anche le sue implicazioni sociali nello spazio pubblico. en nico non gira il mondo con l’intenzione di presentare una documentazione realistica, piuttosto cerca di svelare con ironia segreti, storie e drammi nascosti. L’interpretazione è libera, alla ricerca di qualcosa che spesso sfugge all’osservazione dettata dalla consuetudine. Soggettive e mai scontate immagini di paesaggi, elementi urbani ed oggetti offrono una lettura visiva e formale, atta a fornire nuovi stimoli. Queste foto scompongono le nostre consolidate abitudini di vedere, in modo da rivitalizzare le abituali sensazioni che viviamo, chiedendoci di contemplarle, riaccoppiandole con altre singolarità per farne oggetto di meraviglia (Thomas Harrison).La mostra en nico si sviluppa a piano terra del Museo in un sapiente alternarsi di luci ed ombre e in dialogo con le opere dei Sartori.
GUARDARE E VEDERE - WATCH AND SEE
E' una mostra collettiva inedita che mette in luce le opere di Patricia Arango, Paola Becerril, Andrea Castro, Maria Clara Piedrahita, Paola Piizzi, Julia Restrepo, Alejandro Robles, Sarah Sartori a confronto con lavori della famiglia Sartori. Seguendo le tracce della personale di en nico, il tema del guardare e del vedere lega in un percorso ideale le creazioni di questi artisti internazionali.
In un viaggio continuativo dal piano terra all’ ex chiesetta adiacente al Museo viene accompagnato il visitatore attraverso differenti sguardi con cui gli artisti hanno osservato la natura, la bellezza e l’umanità. Il titolo è già di per se un invito a prestare attenzione a ciò che si guarda per vedere ovvero a ciò che l’autore ha “visto” e voluto fissare nella sua opera.
Le due mostre sono sostenute dal Comune di Abano Terme e hanno la collaborazione di B&Bart Museo di arte contemporanea, della rivista internazionale Ainas e di Happy Hour Edizioni e la sponsorizzazione degli Hotel Roma e Helvetia di Abano Terme.
Approfondimenti
MOSTRA EN NICO SGUARDI DI LUCE – GLANCES Of LIGHT
Alberto Di Mauro, nato a Messina nel 1948, si è trasferito da giovane a Roma. In questa città, si è laureato alla Sapienza in Lettere e successivamente in Lingue Straniere, conseguendo anche il diploma di Bibliotecario. Ha continuato i suoi studi in Norvegia, un Paese dove ha soggiornato a lungo.
Il suo lavoro di cultural attaché, che lo ha portato a dirigere numerosi prestigiosi Istituti Italiani di Cultura nel mondo (Tel Aviv, Edimburgo, Dakar, Berlino, Jakarta, Tokyo, Mosca, Los Angeles), ha facilitato la sua costante passione di scoprire nuovi luoghi e nuove culture. È membro onorario dell’Accademia di Belle Arti di Mosca. Dall’età di 18 anni si interessa alla fotografia, ma negli ultimi anni le tecnologie digitali gli hanno permesso di caratterizzare in modo più specifico i suoi lavori. Nel settembre 2018 ha partecipato a due spedizioni fotografiche organizzate rispettivamente dal National Geographic Kazakhstan e dal Kazakh Tourism. Ha tenuto numerose master class tra cui una serie nel mese di dicembre 2018 in Norvegia con un tour che ha toccato le sei città principali del Paese. Nel 2017 ha pubblicato per Gangemi Editore International il volume “Viaggiando nell’immaginario fotografico”.
mostre personali
Viaggiar nel mondo della scultura, Museo Ugo Carà, Muggia (TS) 2019
Il significato del vedere, Istituto Italiano di Cultura, Oslo 2018, in occasione della Giornata del contemporaneo promossa da MAECI Racconto per immagini, Le Murate, Firenze 2018, nell’ambito dell’Estate Fiorentina
Diari di viaggio, fotografie in libertà - Barchessa di Levante, Villa Manin, Passariano (Ud) 2018 - Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno 2018
Roma Novosibirsk Roma andata e ritorno - Centro Culturale Italiano presso la Biblioteca Statale Scientifica della Regione di Novosibirsk 2017
Immota Mutantur. Una lente sulla realtà̀ - Palazzetto dei Nobili, L’Aquila 2016, Mediamuseum, Pescara 2016
Roma Budapest Roma - andata e ritorno, Istituto Italiano di Cultura, Budapest 2015
Realismo e Surrealismo - Multimedia Art Museum, Moscow 2011, nell’ambito di Fashion and style in photography, Moscow International Festival, House of Photography
Uno sguardo italiano sulla Russi, mostra itinerante in Russia (Omsk, Samara, Togliattigrad, Novosibirsk, Krasnojarsk, Kazan) 2010/2011
Altri mari e...dintorni , Museo del Carretto Siciliano, Palazzo Daumale, Terrasini (PA) 2010
mostre collettive:
Faces, Museum of Contemporary Arts, Ekaterimburg 2018
Photo fest, National Museum of Kazakhistan, Astana 2017
En nico “Highlight, magazine” galleria on line, Zagabria 2015
100 top, Perfect Exposure Gallery, Los Angeles 2012, 2013
Eastern Landscape, Daydreaming Magazine, rivista di arti visuali on line 2011
Parole in viaggio viaggi di parole, Biblioteca Civica “Don Gilberto Pressacco”, Codroipo (UD) 2011
Taccuini del Mediterraneo, Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan, Gradisca d’Isonzo (GO) 2011
Guerra e Pace, mostra internazionale del Libro d’Artista e Quasi Libro, Quintocortile Milano,2010 8° Fiera del Libro d’Artista Mosca 2010 Museo Zverev Mosca2012 , Museo di Krapivna, Tenuta di Lev Tolstoj, Jasnaja Poljana 2012
MOSTRA GUARDARE E VEDERE
ARTISTI
PATRICIA ARANGO
Opera: La otredad, pittura su carta olio opaca.
Le opere dell’artista sono forme, pietre che raccontano forme umane, gruppi di identità perse o ritrovate. Solitarie o protette. La realtà formale genera una realtà simbolica e semantica. Artista e psicologa Colombiana, trascorre gran parte della sua vita in viaggio, acquisendo un significativo bagaglio estetico, leggibile nella sua opera. Nel suo viaggio nomade per il mondo ha approfondito gli interessi per la calligrafia, la simbologia della scrittura, della musica e soprattutto ha iniziato un percorso introspettivo attraverso la memoria. Le sue opere fanno parte di collezione private internazionali. Ha lavorato con il curatore Tobi Khan della School of Visual di New York, con il curatore Eduardo Hernandez del Museo di Arte moderna di Cartagena e con la curatrice italiana Bianca Laura Petretto. Vive e lavora in Colombia.
PAOLA BECERRIL
Opera della collezione “Tierra” pittura e tecnica mista (olio e pigmenti su carta vegetale).
Le opere dell’artista trattano in forma astratta il tema del caos e guardano, osservano, sperimentano la forma. Utilizza una quinta tra l’oggetto reale osservato e la restituzione dell’osservazione. I materiali cambiano e trasformano la visione. L’artista è nata in Messico nel 1979 dove attualmente vive e lavora. La sua formazione è iniziata nella Scuola Nazionale Suoeriore di Belle Arti di Parigi per poi proseguire negli Studi dei maestri Martha Ramírez e Jaime Arango Correa, Tulio Sampayo y Luis Carlos Tovar e la curatrice Bianca Laura Petretto. Ha sperimentato diverse tecniche pittoriche e plastiche per dedicarsi anche alla fotografia e all’installazione.
ANDREA CASTRO
Opera: Pittura olio su tela.
L’artista dipinge e si interroga sulla comunicazione e sui desideri delle donne. Indaga lo spazio dell’intimità e della capacità di guardare il proprio limite e la propria realtà per apprezzarla. Sono forme, corpi senza volto eppure esprimono un attimo, un sentire quotidiano, sono dettagli di esistenza.
Pittrice e fotografa. Figlia del maestro colombiano Hector Castro ha frequentato per molti anni lo studio di Maria Cristina Vallejo, di Jaime Arango Correa in Colombia e lo studio sperimentale in Italia dell’artista e curatrice Bianca laura Petretto. Sperimenta a N.Y. il colore con l’ artista Alyssa Monks e la fotografia con Luis Carlos Tovar. I suoi lavori indagano il corpo che attraverso la pittura e la fotografia rappresentano il linguaggio dell’umanità e dell’intimità dell’artista.
MARIA CLARA PIEDRHAITA
Opera: No te puedes esconder, pittura a olio e mixed media
Una serie di opere a olio e tecnica mista sul tema del guardare attraverso e dell’essere visto. L’artista osserva nascosta dalla tela, dal colore, dalla materia, dall’opera d’arte. Guarda attraverso lei e l’osservatore vede l’opera e l’artista in un’unica visione. Una sagoma di fil di ferro funge da specchio dove ciascun visitatore può riconoscersi. Pittrice e sperimentatrice,Psicologa, vive e lavora a Medellin (Colombia). Ha studiato ceramica e scultura nello Studio di Maria Uribe, l’acquerello con Kim Wilkie, disegno con David Manzur e pittura con lola Catello e Jaime Arango Correa.le sue opere sono presenti in collezioni private in Colombia, Svizzera, India, Canada, Spagna e Stati Uniti.
Quando ho bisogno di esprimere i miei sentimenti e non riesco a trovare le parole - racconta l’artista - prendo un colore, un pezzo di filo di metallo e con essi cerco la serenetà che ho smarrito. Ogni opera è un momento della mia vita, una risata complice, un sospiro, un desiderio oppure un lamento. Mi piace sentire la natura e creare dialoghi con lei attraverso il colore e la forma. E’ come se volessi addentrarmi nei suoi misteri, senza essere vista e diventarne parte. Per questo, nelle mie opere le figure sono appena accennate o nascoste.In tutte le mie opere esiste la lotta tra la natura e lo spazio urbano, il caldo e il freddo, ciò che è reale e l’apparente, Ciò che è permesso e il proibito.
JULIA RESTREPO
Opera: pittura a olio.
I confini privati e intimi sono raccontati attraverso la pittura fortemente materica e definita nella forma e nel colore. Guardare la forma che occupa tutto lo spazio permette di vedere ciò che vive oltre il colore.
L’artista vive e lavora in Colombia.La sua pittura prevalentemente a olio sperimenta lo spazio e il colore. Ha lavorato per oltre 15 anni nello studio del maestro Jaime Arango Correa e ha partecipato a residenze artistiche in Italia. Fa parte del movimento internazionale degli Erranti e il suo progetto artistico negli ultimi anni è curato da Bianca Laura Petretto. La sua formazione accademica incide in modo profondo nella sua produzione pittorica sempre composta e rigorosa che nasconde e custodisce un processo interiore dell’artista con la propria creatività. Espone da trent’anni sia in Colombia che in Italia.
ALEJANDRO ROBLES
Opera: Castillo, Scultura terra e ossidi.
Alejandro Robles indaga la figura umana da una prospettiva originale. L'uomo è raccontato in modo anonimo ma identificato, si plasma attraverso la sua moltiplicazione. Robles traccia una "massa" complessa e suggestiva come un elemento unico e diverso. Il suo segno è una voce critica per evidenziare la società dove l'individuo non ha una identità ma deve omologarsi, far parte di un gruppo che si muove in un labirinto urbano a cui appartiene e dal quale è controllato. Il castello è il labirinto reale e simbolico di ciascuno di noi.
Alejandro Robles è un architetto, pittore, scultore e docente. Ha studiato architettura all'Università Centrale di Santiago del Cile. Qui si è nutrito del disegno libero e veloce del bozzetto e ha trovato la forza della linea che lo accompagna ancora oggi. I suoi studi artistici sono stati approfonditi presso l'Università Cattolica del Cile, integrando pittura, colore e scultura e poi nel 2002 nella Scuola Massana di Barcellona, con una forte enfasi sul disegno della figura umana. Negli ultimi anni partecipa a una residenza artistica personale presso il museo B & B di arte contemporanea in Sardegna con la curatrice Bianca Laura Petretto e nel 2017 presenta la mostra "LABERINTI" nel Museo Diocesano Arborense, che comprende dipinti, sculture, disegni e installazioni, frutto di una intensa sperimentazione nel territorio dell’isola con l’uso del granito e il lavoro artistico prodotto dall’esperienza nelle cave. Ha quindi partecipato a vari laboratori artistici con insegnanti come lo scultore Ricardo Irarrázabal e l'artista Carmen Silva con i quali ha condiviso una bella amicizia, grandi conversazioni e alcune mostre. Per quanto riguarda le illustrazioni Alejandro Robles collabora con Le Mond Diplomatique dal 2012 con la produzione di varie opere e la copertina del numero 132. Un argomento a parte merita la sua carriera di docente, che inizia presso l'Università Diego Portales e prosegue nella Universidad del Desarrollo a Santiago dove lavora attualmente. Il contatto con il mondo universitario lo stimola con nuove idee, nuove visioni che si riflettono nei suoi differenti progetti, dalla ricerca formale a quella concettuale, architettonica, umana, sociale o urbana. Tra le sue numerose mostre ricordiamo in Cile quelle tenute nel Congreso Nacional, Galerías Praxis, Artium, Los Centros Culturales Mistral, Alameda, Corporaciones Culturales de las Condes, la Reina, Municipalidad de Santiago, Castillo Wulff, Fundación Lukas. A livello internazionale ha realizzato mostre in Sardegna, a Barcellona e a Miami.
RENATO MALAMAN
Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.
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