SERENDIPITY WINES, DAL MONDO A BERGAMO IL MEGLIO DEI VINI PASSITI E LIQUOROSI

Grande successo per la prima edizione del Concorso enologico internazionale Serendipity Wines, una manifestazione che ha visto per tre giorni Bergamo e il suo territorio protagonisti mondiali dell’enologia.

 

Sono stati iscritti 124 campioni provenienti da tutta Italia e dall’estero (dai toscani Vinsanti agli Amarone del Veneto, dal siciliano Marsala alla Docg Moscato di Scanzo, dai Porto ai Tokaij). L’iniziativa è nata per favorire l'incontro inaspettato e piacevole con vini speciali, capaci di emozionare, di trasmettere sensazioni positive e totalmente inaspettate. L’idea è stata quella di portare il pubblico a scoprire quei vini che, nella vita di tutti i giorni, risultano più difficili da incontrare. Serendipity è infatti un termine della lingua inglese colloquiale, ha origine antica e porta a scoprire cose assolutamente inaspettate.

Ammessi al Concorso Enologico Internazionale “Serendipity Wines” sono stati vini passiti, liquorosi, fortificati e aromatizzati.
Si tratta di tutti quei vini che, nel corso degli anni, hanno ricevuto le più varie definizioni: da meditazione, da rilassamento, da conversazione, vini inaspettati che sorprendono in maniera positiva e lasciano un'emozione.

Il Concorso Enologico Internazionale “Serendipity Wines” è stato promosso dall’Associazione Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori Bergamaschi sotto la supervisione dell’Organisation de la Vigne et du Vin (Oiv) e con il supporto scientifico del Centro Studi Assaggiatori di Brescia.

Venerdì 17 maggio una giuria di 40 esperti, tra tecnici, enologi e giornalisti, provenienti da 15 nazioni, ha valutato attentamente i vini in concorso (passiti, liquorosi, fortificati e aromatizzati) giunti da tutto il mondo.

Sabato e domenica l’attenzione si è spostata sul banco d’assaggio aperto al pubblico e allestito nel chiostro dell’Abbazia benedettina di San Paolo d’Argon. Tutti hanno avuto la possibilità di degustare i migliori vini alla presenza dei numerosi soci della Strada, tra i quali segnaliamo Regione Lombardia, Camera di Commercio, Consorzio Tutela Valcalepio, Aspan Panificatori Bergamaschi, Il Rudere di Ranica, Fejoia e Il Cipresso di Scanzorosciate, Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon, Medolago Albani di Trescore Balneario, La Rovere e Quattroerre di Torre dè Roveri, Arrigoni di Pagazzano, Ibs di Azzano San Paolo e Quattro Portoni di Cologno al Serio. Nella due giorni è stata presente la Fondazione Isb di Torre Boldone, con docenti e ragazzi che hanno aiutato nello svolgimento sia del concorso che del banco d’assaggio.

«Come prima edizione del Concorso Enologico Internazionale Serendipity Wines non possiamo che essere ampiamente soddisfatti per il risultato ottenuto nell’individuare un modo alternativo per promuovere il nostro territorio», commenta Enrico Rota, presidente della Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca

«Il Concorso internazionale Serendipity Wines – ha dichiarato Giorgio Lazzari, segretario della Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca - ha rappresentato un fondamentale momento di promozione del territorio: per 3 giorni Bergamo è diventata nuovamente, dopo il Concorso internazionale di ottobre “Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet insieme”, la capitale mondiale dell’enologia e, di riflesso, delle sue produzioni agricole. Il nostro territorio ha messo in bella mostra le sue bellezze artistiche e architettoniche, affiancate dalla ricchezza dei prodotti tipici. E’ stata inoltre un’importante occasione di confronto con operatori e tecnici di fama internazionale provenienti da diversi Paesi. Anche il banco d’assaggio dei vini vincitori ha ricevuto importanti consensi. La Strada sta crescendo con grandi risultati e un grazie va in primis ai nostri soci che rappresentano la linfa vitale della nostra associazione. Infine è doveroso un ringraziamento particolare agli enti e ai produttori presenti che hanno deciso di sostenere la nostra manifestazione».

Le cifre: su 124 etichette, le medaglie d’oro (valutazione di almeno 85/100) sono state 33 (di cui 29 a vini italiani, 2 alla Serbia, 1 a Ungheria e Austria), quelle d’argento 5 (valutazione di almeno 82/100), di cui 4 all’Italia e 1 al Portogallo.

La medaglie d’oro per i vini orobici sono arrivate nella sezione “Passiti dolci tranquilli”. Ben nove etichette hanno avuto la medaglia d’oro: 6 aziende produttrici di Moscato di Scanzo (Tallarini, Cavalli Faletti, Fejoia, La Rodola, De Toma, Magri Sereno) e tre per il Valcalepio Moscato Passito (Cantina sociale bergamasca, Tallarini, Orsini Giuseppe). In questa stessa categoria hanno avuto medaglia d’oro il Recioto della Valpolicella di Cantina Valpantena e di Valpolicella Negrar.

Nella sezione “Passiti rossi tranquilli secchi” hanno prevalso i produttori di Amarone della Valpolicella, mentre nella sezione “Passiti bianchi tranquilli secchi” una sola medaglia d’oro alla Cantina Toblino (Tn).

L’Austria con il Pinot Bianco e l’Ungheria con il Tokaij hanno meritato l’oro nella categoria “Passiti bianchi dolci tranquilli”. Due medaglie d’oro alla Serbia nella sezione “Vini aromatizzati” e 1 medaglia d’argento al Portogallo per un Porto di 10 anni nella sezione “Vini liquorosi e fortificati”.

Il “Premio della Stampa” è andato a un Pinot bianco austriaco, a un Tokaij ungherese, a un Vino Santo trentino, a un siciliano Passito di Noto e un Moscato di Sardegna. L’elenco particolareggiato delle medaglie assegnate su www.serendipitywines.it.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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