SAN VALENTINO AL RELAIS ALBERTI IL NIDO PERFETTO PER GLI INNAMORATI

Cosa c’è di più romantico di un San Valentino a Venezia? Naturalmente un San Valentino al Lido di Venezia, e più precisamente al borgo antico di Malamocco: un luogo che riporta indietro nel tempo, facendo assaporare quelle che dovevano essere l’architettura originale e l’atmosfera di Venezia ai tempi della Serenissima. Qui si trova il Relais Alberti, dimora nobiliare secentesca che accoglie gli innamorati tra damaschi e mobili d’epoca, sontuose suite e appetitose colazioni. La nebbia, tipica della laguna specie nel mese di febbraio, avvolge l’antico borgo donandogli un aspetto fiabesco, e accompagna le passeggiate a due lungo le calli e i campielli, dove si affacciano le caratteristiche case, signorili e popolari, fianco a fianco. Dalla laguna, che guarda verso Venezia e il suo inconfondibile skyline, Malamocco si estende verso sud, verso il mare aperto, invitando a sognare. Il relais racconta una storia affascinante, emblema di rinascita: quella di Pietro Cesare Alberti, che nel 1600 per sfuggire ad una feroce epidemia di peste (la stessa raccontata dal Manzoni nei Promessi Sposi) lasciò Venezia alla volta del Nuovo Mondo. Fu un vero pioniere: è ricordato come il primo italiano a giungere e stabilirsi a New York, nel 1635, e il suo nome è celebrato ogni anno. Si narra, inoltre, che molti secoli prima Malamocco fosse stata la prima sede residenziale dei dogi, e il primo nucleo abitato di quella che sarebbe diventata la florida città di Venezia. Un luogo simbolico, denso di storia e assolutamente unico, ideale per celebrare la propria, di storia. Le Locandiere invitano a trascorrere qualche giorno al Relais Alberti, per lasciarsi inebriare dall’aria fresca dell’inverno sulla laguna, e conquistare dal piacere di una vacanza di lusso, nel ritmo slow che questo incantevole angolo di Venezia regala.

www.relaisalberti.com
 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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