SAN DANIELE SMART IL SISTEMA DI TRACCIABILITÀ DEL PROSCIUTTO DI SAN DANIELE
Il sistema di filiera che sta alla base della DOP prosciutto di San Daniele assicura da oltre 20 anni la sua completa tracciabilitàa partire dal suinetto italiano che viene tatuato entro un mese dalla nascita a tutta la sua storia, documentata dalla certificazione che ne garantisce la provenienza e le fasi di allevamento sino alla macellazione, momento in cui le carni divengono materia prima per prosciutti DOP, e che prosegue una volta che le cosce giungono presso il prosciuttificio garantendo che quella materia prima è idonea per “fare” un San Daniele.
Essere stati così all’avanguardia sulla tracciabilità di filiera da così tanto tempo ha dato al Consorzio lo stimolo per la realizzazione di un nuovo processo di implementazione informatica che ha il duplice obiettivo di digitalizzare tutta la documentazione permettendo di linkare in tempo reale i Produttori, il Consorzio e l’Organo di controllo, ma anche di dialogare in maniera smart e trasparente con i consumatori mettendo a disposizione tutte le informazioni disponibili direttamente sulle vaschette di Prosciutto di San Daniele affettato.
“Siamo orgogliosi di essere tra i primi distretti alimentari a informatizzarsi completamente. Non si tratta quindi di un’azienda singola, bensì di un insieme di realtà che collaborano e comunicano in maniera smart tramite flussi che sono stati digitalizzati al 100% al fine di poter offrire un servizio al consumatore finale sempre più efficiente”, ha affermato Mario Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che ha proseguito: “Fin dalla nostra fondazione nel 1961, abbiamo avuto un solo obiettivo: promuovere e valorizzare la conoscenza delle tipicità e qualità del Prosciutto di San Daniele nel mondo. Per farlo, è fondamentale la fiducia da parte dei consumatori: grazie al nuovo sistema riusciamo oggi a dialogare in maniera sempre più diretta e trasparente con il consumatore, offrendo un packaging attivo e intelligente che non è più un mero contenitore passivo dell’alimento, ma è custode attivo di tutte le informazioni che riguardano il prodotto che ne certificano genuinità e origine. È un primo passo concreto verso una strategia di più ampio raggio verso la realizzazione di una piattaforma di derivazione crittografica in grado di autenticare in modo univoco e sicuro tutte le fasi della filiera produttiva anche utilizzando le potenzialità della blockchain".
Nella foto: Giuseppe Villani, Presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, e Mario Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).