SALZKAMMERGUT IL REGNO DELL'ACQUA E DEL SALE
Laghi dalle acque che mutano il loro colore, dal turchese al grigio perla, dall’azzurro chiaro al verde profondo; nuvole che vi si specchiano, case e ville sparse lungo le rive boscose; rimesse per le barche che sembrano casette. Laghi grandi e piccoli, laghi che in inverno si coprono di ghiaccio spesso abbastanza solido, da andarci con i pattini. Località termali nelle quali l’eleganza del passato fa da scenario per ‘spa’ di ultima generazione dove il sale, che ha dato al territorio il suo nome, e acqua si uniscono all’insegna del wellness e del relax. E poi fiumi e torrenti che con il loro gorgoglio accompagnano le giornate, e cascate che in inverno si trasformano in scintillanti monumenti di ghiaccio: pochi territori alpini sono caratterizzati dall’acqua come il Salzkammergut dove si contano più di 70 specchi d’acqua.
Gmunden è un accogliente borgo sulle rive del lago Traunsee, caratterizzato dal pittoresco Castello Ort, che si erge nelle acque dal lago, collegato con il centro storico con un lungo ponte in legno. A Gmunden l’artigianato della ceramica ha radici antiche: le ceramiche di Gmunden – “Gmundner Keramik” vengono fatte a mano dal 1492, e dal 2021 la loro caratteristica lavorazione “fiammata” è stata promossa a patrimonio immateriale UNESCO.
Nel 2024, con “Academy of Ceramics” Gmundner Keramik mette in mostra la reciproca ispirazione e lo scambio tra questo - che è uno dei più antichi siti di produzione di ceramica in Europa - e artisti contemporanei di livello internazionale. Fino al 30 marzo è presentata una serie di 23 piatti – quanti sono i comuni del Salzkammergut che fanno parte della Capitale Europea della Cultura - ispirati agli oggetti conservati del Museo Regionale dell’Alta Austria.
Le opere create sono una testimonianza della ricca diversità di forme esistenti nella regione del Salzkammergut. A partire da marzo, una mostra sarà dedicata all'artista della ceramica Kim Simonsson. Con i suoi "Moss People" a grandezza naturale, i visitatori di Gmundner Keramik potranno immergersi in un mondo fantastico, ispirato alla patria finlandese dell'artista. In autunno sarà ospite Elmar Trenkwalder, uno dei più significativi scultori austriaci, con le sue monumentali opere in ceramica.
1827: all’Arciduchessa Sofia viene consigliato di recarsi a Bad Ischl per “fare le acque”. Ha problemi di gravidanza, e gli Asburgo “scoprono” Bad Ischl come luogo di cura e villeggiatura. La cura ha successo: negli anni a seguire, le nasceranno tre figli, i cosiddetti “principini del sale”. Fra questi il futuro Imperatore Francesco Giuseppe che si affezionerà particolarmente a Bad Ischl. Qui infatti si fidanzerà con Sisi, e per tutta la sua lunga vita, ogni estate si recherà nella Villa Imperiale per la villeggiatura estiva. Con gli Asburgo come ospiti, la fortuna di Bad Ischl si consolida: diventa il “place to be” per la nobiltà e per il bel mondo dell’epoca.
Il lago Ödensee si trova nel territorio di Bad Mitterndorf, uno dei 23 comuni che fanno parte della Capitale Europea della Cultura. Immerso in un paesaggio idilliaco di foreste, che è anche riserva naturale, in estate è una meta popolare per escursionisti e bagnanti. Ma è in inverno, nel silenzio del paesaggio innevato, che rivela un particolare charme fatto di quiete e aria frizzante. Il piccolo lago è circondato da un facile sentiero di 2,5 chilometri. Per una sosta golosa è consigliata la locanda Kohlröserlhütte, l’unica costruzione vicino alle sponde. Quando hanno ristrutturato l’edificio, per il proprietario e chef Manfred Mayer e sua moglie Christina era importante creare un luogo accogliente, che si integrasse nella natura e non sembrasse un corpo estraneo. La casa è costruita in legno, con interni che fondano elementi tradizionali e design contemporaneo. La cucina è austriaca con tocchi internazionali, e gli ingredienti sono sostenibili e regionali: La Kohlröserlhütte infatti porta il marchio di qualità AMA Genuss Region che premia realtà agricole con vendita diretta, produzioni alimentari e attività di ristorazione regionali.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).