SALPA LA NAVE DEL GRAND TOUR 2019

Una presentazione simbolica, ricca di significati, svoltasi sul mare, da un luogo che abbraccia idealmente l’intera regione. Rotta verso le esperienze autentiche delle comunità locali!
Con questo messaggio lanciato simbolicamente a bordo della Olympic Champion, nave della flotta Anek Lines ormeggiata nel porto di Ancona, “salpa” il Grand Tour delle Marche 2019, il circuito esperienziale di eventi varato da Tipicità ed Anci Marche in occasione di EXPO 2015 e divenuto una vera e propria “mappa” di suc-cesso a livello nazionale.
Sono ben 28 gli eventi, in alcuni casi realmente unici ed inimitabili nella loro spiccata identità, che da maggio a novembre consentiranno di vivere la regione al plurale per eccellenza in tutte le sue sfaccettature, ancora in gran parte sconosciute.
“È una proposta a tutt’oggi estremamente innovativa, studiata sulle esigenze di un viaggia-tore internazionale! - spiega Angelo Serri, direttore di Tipicità - non a caso il 2019 è l’anno del turismo lento ed il Grand Tour delle Marche è concepito proprio per rendere fruibile un’esperienza immersiva ed originale!”.
Non solo eventi, ma anche una sofisticata piattaforma digitale integrata, con la possibilità di crearsi soluzioni di viaggio su misura, servizi a terra fino “all’ultimo miglio”, connessioni tra le diverse iniziative del circuito ed un “Tipicità Village” ad animare gli appuntamenti.
Straordinario evento anteprima: un omaggio a Giacomo Leopardi nei 200 anni dell’Infinito. Poi, a seguire, una serie di appuntamenti che si susseguono da maggio a novembre, offrendo l’opportunità di vivere un’esperienza esclusiva. Infatti, nell’arco di sette mesi, questo originale pro-getto realizza uno storytelling del territorio marchigiano attraverso le manifestazioni che hanno per tema il cibo e la manualità. Una fantastica narrazione della regione raccontata utilizzando due dei suoi più peculiari attrattori, per l’appunto l’enogastronomia ed il “saper fare”.
Con lo slogan “Il modo migliore per viaggiare nelle Marche è viverle”, il Grand Tour delle Marche esplora da nord a sud i variegati ambienti di questa terra che, come in un fantastico caleidoscopio, disegnano i paesaggi e le sensazioni offerte dall’unica regione d’Italia con il nome al plurale: dagli allettanti sapori del pesce dell’Adriatico al fiabesco ambiente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove si coltiva la profumatissima mela rosa, dalle colline pettinate dai vigneti del Verdicchio alle scenografiche Grotte di Frasassi. Numerose le iniziative dedicate ad autentiche prelibatezze, tra le quali l’impareggiabile Amarena di Cantiano, la Crescia de.co. di Frontone, il raro fungo spignolo, la celeberrima oliva tenera ascolana, l’umile cicerchia, la birra artigianale ed il preziosissimo tartufo.
Moltissime anche le manifestazioni che celebrano la sapiente manualità, ossia quella geniale creatività che rende le Marche una vera e propria fucina di alto artigianato e di raffinato fashion. Eventi dedicati al restauro del mobile antico e all’artigianato artistico, al ricamo e al cappello, alla pelletteria e agli strumenti musicali, tra i quali la fisarmonica, vero e proprio vanto dell’ingegno Made in Marche nel mondo. Non mancano iniziative legate alla religiosità popolare e alla tradizione contadina, come l’infiorata, i riti della vendemmia e l’arte di realizzare riproduzioni di celebri santuari con le spighe di grano, oppure collegate ad avvenimenti storici, a testimonianze archeologiche ed alla libera poesia.
Nell’edizione 2019 debuttano a fianco del Grand Tour delle Marche, nel ruolo di project par-tner, Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, nell’ottica di un’attenzione ancora più ca-pillare alle esigenze delle persone e delle comunità locali.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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