Ronco Calino racconta l'annata 2012 col suo Franciacorta Millesimato

È da pochi giorni disponibile il Brut 2012 di Ronco Calino, Franciacorta che racconta la personalità irripetibile della singola vendemmia. Le uve da cui è nato hanno vissuto un'annata dominata da bruschi cambiamenti climatici. Dopo la primavera fresca e piovosa, un'estate insolitamente calda ha permesso di recuperare il ritardo vegetativo, raccogliendo a metà agosto grappoli in ottima salute, ma con rese inferiori alle previsioni.
 
La storia dell'annata si legge chiaramente all'assaggio di questa cuvée di Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) da solo mosto fiore, che ha riposato sui lieviti per almeno 60 mesi. Le note predominanti sono infatti riconducibili alla frutta leggermente immatura, condite da fini sensazioni “verdi”: è un Franciacorta che evoca freschezza, brio, aiutato dal dosaggio parco (1,5 grammi per litro di sciroppo di dosaggio).
La sua matrice fresca e stuzzicante lo rende adatto ad abbinamenti impegnativi, dai salumi di bella grassezza, come la mortadella, al salmone selvaggio, fino ai piatti di pesce d'acqua dolce: l'insalata di luccio o i filettini di pesce persico dorati.
 
Prodotto in 3.650 bottiglie e 205 magnum, il Franciacorta Brut 2012 di Ronco Calino è disponibile in enoteca a 30 euro circa; lo riconoscete sullo scaffale dalla capsula decorata col pentagramma, un omaggio al pianista Benedetti Michelangeli, ispiratore della nascita della cantina, oggi di proprietà dell'imprenditore bergamasco Paolo Radici..

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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