RONCO CALINO, PER L'ENOTURISTA ARIA NUOVA IN FRANCIACORTA

Una sala degustazione e una lounge dal sapore contemporaneo: Ronco Calino, boutique winery in Franciacorta, ha rinnovato gli spazi dedicati all'accoglienza.

Circondata da dieci ettari di vigneto bio, sopra i quali svetta la dimora che fu di Arturo Benedetti Michelangeli - oggi residenza dei proprietari Paolo e Lara Radici - Ronco Calino si presenta esternamente come un’elegante struttura incastonata in un'oasi verde. E ora le sale interne confermano l’impressione di "rifugio" dell'enoturista, accolto in locali dal gusto fresco ed elegante conditi da dettagli insoliti, come i titanici lampadari e i divani sospesi.

 

Ronco Calino non è nuova all’accoglienza in cantina. Negli ultimi anni ha ospitato numerosi tour guidati e degustazioni. Tuttavia, per la patronne Lara Radici era tempo di dare un segnale forte: "L'Expo milanese prima e l'installazione artistica di Christo poi, hanno acceso una luce sul territorio. La Franciacorta tutta si sta muovendo rapidamente per proporre all'enoturista un'accoglienza di livello. Ronco Calino ha voluto fare la sua parte: oggi abbiamo il giusto contesto per accogliere il wine lover esigente”.

"Non ci interessano i grandi numeri - afferma convincente Lara Radici - ma ci indirizziamo verso chi ricerca una dimensione appartata. Ronco Calino è una gemma da scoprire".

 

Accanto alle proposte di visita con degustazione, la cantina offrirà a richiesta lunch personalizzati. "Collaboreremo con gli chef del territorio per offrire ai visitatori menu dal sapore creativo. Che, abbinati ai nostri Franciacorta e serviti in questa particolare ambientazione, faranno vivere ai nostri ospiti un'esperienza da ricordare".

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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