Riecco il Montagnana Wine Festival: tre giorni di vini d'autore, musica e visite guidate

Dal calice un segnale di ripresa e di speranza. Per il mondo del vino e anche per quello del turismo. Torna da stasera (9 luglio) a domenica sera il Montagnana Wine Festival. Dopo la pausa dello scorso anno dovuta alle restrizioni anti-pandemia, a causa delle quali è stata presentata una versione “pocket” a ottobre con il titolo “Vino nel Castello”, il format messo a punto dall’Associazione Montagnana 365 nel 2019 torna nella sua forma originale. Ossia con lo scopo di trasformare l’intera città di Montagnana in una vetrina dei sapori. Vini, certo, ma anche tutte quelle eccellenze nate dalla tradizione alimentare del territorio, compreso tra le province di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo, riconosciute come espressione della grande biodiversità che caratterizza questa parte del Veneto e oggi vero vanto dell’enogastronomia regionale. Dai suoli vulcanici degli Euganei, dei Lessini e della Pedemontana Vicentina, a quelli calcarei dell’area Berica e giù alle terre sabbiose polesane solcate dai grandi fiumi d’Italia fino ad arrivare, quasi, a quelle salse della Gronda Lagunare di Venezia arriveranno più di cento produttori vitivinicoli, 11 consorzi vinicoli e 13 dell’agroalimentare per concorre nel creare un unico grande racconto di questa terra fatto di profumi, gusti e sapori. Non mancheranno i grandi marchi come L’Asiago Dop o il Prosciutto Veneto Berico Euganeo Dop e nemmeno le grandi istituzioni del commercio come il Mercato Ittico all’Ingrosso di Chioggia, autentica “borsa” alimentare dell’Adriatico.

Uno spazio speciale verrà dedicato ai Vini e Oli di Buje, fantastica cittadina che domina la costa istriana, con la quale vi è un forte legame di amicizia e gli intenti di un futuro gemellaggio. Mentre, in piazza Trieste, nella cornice di Castel San Zeno, troverà spazio un’area interamente dedicata alla degustazione dei migliori Gin di produzione artigianale veneti e del Trentino Alto Adige. Sempre al Gin è legato il Patrocinio e presenza di A.I.B.E.S. Veneto -Trentino Alto Adige, l’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori, nelle figure del fiduciario Roberto Pellegrini (il papà di Federica...) e del vicepresidente Samuele Ambrosi, entrambi coinvolti in una Masterclass aperta al pubblico sullo stesso argomento e, Ambrosi, nella presentazione del suo nuovo libro "Anthologin". A curare ogni aspetto delle degustazioni saranno figure di grande esperienza: Food - studiato dagli Chef Mida Muzzolon (Vr) e Simone Camellini (Pd) – verrà seguito da più di 20 chef volontari del Dipartimento Solidarietà ed Emergenze veneto della Federazione Italiana Cuochi, e dell'AssociazioneCuochi Scaligeri di Verona.

All’Aperitif-Dinner di gala ci sarà la chef Isabella Guariento, fresca vincitrice del concorso legato al programma “Cuochi d’Italia” Under 30”, manaato in onda dalla 8. Isabella, che è di Megliadino San Vitale, proporrà il piatto della finale. La degustazione dei dolci sarà curata dal maestro Luigi Biasetto della Pasticceria Biasetto, Padova, cioccolatiere di fama internazionale. Campione del mondo di Pasticceria, Luigi Biasetto sa emozionare con accostamenti ricercati. Il suo è uno studio che parte dalla ricerca delle migliori materie prime e vive nella costante ricerca della perfezione.

Wine - invece, sarà coordinato dall'Ais - Associazione Italiana Sommelier Veneto - con la possibilità di accedere all'area "Wine Lounge". In questo spazio, ogni sera a partire dalle ore 20 con cadenza di mezz'ora, saranno proposte degustazioni guidate con protagonisti i vini delle province di Vicenza, Padova e Verona, presenti alla manifestazione. Un esperto Sommelier accompagnerà nella degustazione i partecipanti, presentando le etichette in mescita attraverso le caratteristiche dei vini e dei territori di produzione.

Ais Veneto omaggerà tutti i partecipanti con uno sconto sull'iscrizione a uno dei corsi in partenza dopo l'estate, così da ampliare le proprie conoscenze sull'affascinante mondo del vino. Il resto degli assaggi sarà possibile farlo direttamente alle postazioni assegnate ai vari produttori presenti: le cantine veronesi saranno disposte dalla la Rocca degli Alberi, quelle Padovane da porta Padova e quelle vicentine da Porta Vicenza per congiungersi nel cuore del centro storico.

Per quanto riguarda le degustazioni resta da dire che l’edizione di quest’anno del Festival ha superato definitivamente i tradizionali coupon cartacei, per affidarsi a un particolare bracciale elettronico che permetterà di ridurre significativamente le file, anche attraverso una prevendita che partirà il 21 giugno, e limitare i contatti in un’ottica di attenzione e rispetto alle disposizioni anti Covid. La sicurezza e l’attenzione saranno due imperativi della tre giorni, sensibilità rivolte anche all’ambiente tanto che anche in questa edizione le tradizionali sacche porta bicchiere - altrove realizzate in tnt-plastica - saranno in fibra di cellulosa certificata Fsc, prodotte da un’azienda montagnanese, e tutti i rifiuti prodotti saranno compostabili. A completare l’offerta di promozione e intrattenimento del Montagnana Wine Festival ci sarà la musica, con 15 band che troveranno spazio su palchi sparsi negli angoli e nelle vie della città, gli accessi gratuiti al Mastio di Ezzelino curati dall’Associazione Murabilia e i laboratori rivolti ai più piccoli.

Il Festival sarà anche sede di confronto e di approfondimento sui grandi temi che riguardano il mondo viti-vinicolo e in generale dell’agricoltura. Oggi alle 10.30 in Sala Veneziana e e in Sala Austriaca di Castel San Zeno, si terrà il convegno organizzato con il prezioso sostegno di Assoenologi Veneto Occidentale, dal titolo: “La Sostenibilità nel Mondo del Vino”. I temi trattati: Le certificazioni nel mondo del vino: dalle DOC alle produzioni Biologiche - Certificare la sostenibilità del vino, l’analisi del ciclo di vita, I numeri del vino sostenibile: quali mercati e quali trend di crescita. L’ingresso sarà possibile solo a cento ospiti, previa iscrizione. Prosit!

“L’edizione di quest’anno – spiega Alberto Bernardi, Presidente dell’Associazione Montagnana 365, ideatore del progetto e vero motore di tutte le relazioni e i rapporti utili necessari per portare a Montagnana ogni espressione dei sapori del territorio che va “dalla Riva del Lago di Garda alla Riva del Delta del PO – rappresenta la rinnovata sfida di fare qualcosa di veramente importante per la nostra città e per i nostri territori. Il 9, 10, 11 luglio si concretizzeranno mesi di lavoro quotidiano trascorsi nel creare contatti, sinergie, sane relazioni, proposte di valorizzazione dei nostri prodotti in primis il vino, tanto che la nostra manifestazione ha ottenuto il Patrocinio della Presidenza Veronaferie - Vinitaly. Segno che il Montagnana Wine Festival sta diventando un punto di riferimento importante all’interno della promozione enologica. Questo riconoscimento ci inorgoglisce, ma allo stesso modo ci rende fieri del rapporto con le tante realtà produttive locali che hanno aderito alla nostra iniziativa e che quindi credono nel nostro modo di promuovere anche il loro lavoro”.

“Il Montagnana Wine Festival – spiega il sindaco, Loredana Borghesan – sta diventando un appuntamento atteso e sempre più seguito tra gli eventi fissi del calendario cittadino. Al pari di altre grandi manifestazioni cittadine, come la Festa del Prosciutto o Sapori d’autunno, è un’iniziativa che connota Montagnana per la sua importanza legata alle eccellenze dell’agroalimentare. Un settore produttivo artigianale ed economico in cui anche la mia amministrazione ha sempre creduto molto, tanto che qualche anno fa è stata istituita una De.C.O. (denominazione comunale di origine) con relativo regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tradizionali montagnanesi. Ma il Montagnana Wine Festival è riuscito anche in un altro obiettivo strategico, ossia restituire alla Città quella centralità storica che ha sempre avuto all’interno del territorio tra le provincie di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo. Montagnana ne è sempre stata il riferimento e oggi, grazie a questo grande appuntamento fieristico, ne è anche la vetrina, un punto di presentazione e promozione di tutti quei valori legati alla terra, alla cultura e alla storia che questa fertile parte del Veneto possiede e che finalmente ora può orgogliosamente esibire”.

Il resto del festival sarà portato dai volti dei quanti parteciperanno, perché il risultato finale dovrà essere una foto, un’immagine complessiva di questa terra compresa tra le provincie di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo perché come recita il payoff dell’edizione di quest’anno il Montagnana Wine Festival è “Sapori, profumi, voci e volti del territorio”.

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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