QUELLENHOF LUXURY RESORTS DI HEINRICH DORFER LA PASSIONE CHE PORTA AL SUCCESSO

Il segreto del successo è molto semplice secondo il proprietario dei Quellenhof Luxury Resorts. La passione è il motore che guida Heinrich Dorfer nella gestione dei due resort eccellenza e che ne ha reso possibile la realizzazione.

Altoatesino, carattere deciso e visionario ereditato dalla madre Luise, donna straordinaria che ha avviato quello che è ora uno dei più grandi resort dell’arco alpino, Heinrich segue personalmente i suoi hotel, rinnovandoli costantemente e realizzando sempre nuovi progetti.

Nei Quellenhof Resorts, a “casa” della famiglia Dorfer, in alcune serate Heinrich si esibisce in hotel cantando come si farebbe a una festa fra amici. Dedicare del tempo alle proprie passioni e alla famiglia è fondamentale per avere successo, questo atteggiamento ha permesso ad Heinrich Dorfer non solo di ampliare l’estensione e l’offerta del Quellenhof Luxury Resort Passeier nato dall’originario nucleo della locanda Quellenhof, ma anche di costruire il nuovo Quellenhof Luxury Resort Lazise proprio sul Lago di Garda, già luogo della casa delle vacanze di famiglia.
 
La lungimiranza e la passione, unite alla presenza della famiglia, hanno permesso il raggiungimento di una qualità elevatissima nell’offerta dei Quellenhof Resorts, confermata da riconoscimenti internazionali, fra cui negli ultimi due anni.

“Dorfer, qual è l’aspetto che le piace di più nel suo lavoro?”
“Del mio lavoro mi piace tutto, curo personalmente ogni settore dei Quellenhof Resorts: dalla gestione dello staff al reparto acquisti e marketing, dal ristorante all’ufficio prenotazioni. Ritengo fondamentale dare importanza a ogni singolo ospite, per questo alla sera mia moglie e io ci intratteniamo al ristorante per salutare e fare due chiacchiere. Sono sempre impegnato nella realizzazione di nuovi progetti, ed è la mia passione questo essere sempre innovativo, sempre un passo avanti. Amo leggere molto, studiare e scoprire i nuovi trend, viaggiare per vedere cose nuove”.
 
“Qual è il progetto che le ha dato più soddisfazione finora? E quale riconoscimento?”
“Abbiamo realizzato due strutture notevoli in due destinazioni d’eccellenza. Alto Adige e Lago di Garda si completano alla perfezione: tantissimi ospiti apprezzano la possibilità di ritrovare la qualità Quellenhof variando meta fra montagna e lago. Devo dire che sono molto soddisfatto del resort di Lazise, la costruzione e la fase precedente all’inaugurazione sono state faticose e il risultato ci è costato sacrifici, ma il grande successo li ha ripagati senza dubbio. Anche tutti i riconoscimenti, sia quelli che abbiamo ricevuto in Val Passiria, sia quelli recenti a Lazise, mi danno moltissima soddisfazione. Ogni giorno tutto il nostro staff dà il meglio per poter soddisfare le esigenze degli ospiti e ricevere il feedback positivo di un award, sia da parte degli ospiti, come per l’HolidayCheck Award 2020, sia da parte di una giuria di esperti del settore, come nel caso dell’Italian Spa Award, ci conferma che stiamo seguendo la strada giusta”.
 
“Quanto è stata determinante la famiglia per lo sviluppo della locanda a resort di lusso e quanto lo è tuttora nella gestione?”
“La presenza della famiglia é fondamentale. Tutti i membri della famiglia sono coinvolti nelle decisioni che riguardano i Quellenhof Resorts e tutti noi ci siamo presenti personalmente ogni giorno: i miei figli Lukas e Tobias sono Chef de Rang nel resort in Val Passiria, mia figlia Carolin nell’amministrazione e nell’ufficio booking in entrambi i resort, mia sorella Birgit segue con il marito Jörg l’Hotel Alpenschlössel. Nel resort di Lazise, gestito dal direttore Stefan Margesin, noi come famiglia siamo presenti almeno 3-4 giorni alla settimana”.
 
“Vivendo così profondamente il Quellenhof, si instaura nel tempo un rapporto particolare con gli ospiti?”
“Abbiamo tantissimi ospiti abituali, con cui ci conosciamo già da 15-25 anni. Posso dire che sono più amici che ospiti. Come già detto, mi piace essere presente in albergo, per questo mi capita per esempio di fare partita a tennis con un ospite. Le strutture, pur essendo abbastanza grandi, sono a gestione famigliare e vogliamo che questa caratteristica rimanga tale”.
 
“Qual è secondo lei il trend del momento? Quale vuole essere la posizione e l’obiettivo del Quellenhof?”
“La richiesta attuale è sicuramente rivolta a un’offerta olistica intesa come wellness, medical spa, sport e alimentazione sana; c’è molta attenzione anche alla sostenibilità e all’esperienza particolare che distingue dai competitor. I Quellenhof Resorts vogliono essere tra i migliori hotel 5 stelle, scopo che si raggiunge garantendo un qualità superiore in ogni settore, dai servizi offerti ai dettagli ricercati, dai prodotti utilizzati alla formazione dello staff. L’obiettivo è di non fermarsi mai, continuare sempre ad elevare la qualità”.
 
www.quellenhof.it/it
www.quellenhof-lazise.it/it

In foto: Heinrich Dorfer (c) Quellenhof Luxury Resorts

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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