PRATO CITTA' DA VIVERE E ASSAPORARE

Un weekend di passioni ed emozioni around the food. Emozioni dello sguardo, della mente e del palato come la Toscana sa regalare. Per tre giorni Prato (8-10 giugno) diventa un grande salotto allargato, un palcoscenico del gusto, in una cornice da paesaggio d'autore che dalla città si allarga ai piccoli borghi delle colline circostanti dove perdersi tra i sapori, i profumi, le storie di un buon vivere declinato in chiave enogastronomica, ma non solo.

EatPRATO quest'anno coniuga il gusto per i buoni sapori con il gusto del bello, lo stile di vita con gli stili creativi, il cibo con l'arte.

E lo fa facendo scendere in campo e aprirsi al mondo foodie i musei più importanti della città e del territorio, intrecciando degustazioni e visite guidate, creando affascinanti contaminazioni tra le opere d'arte, l'agroalimentare e l'enogastronomia di qualità made in Prato.

Non a caso la preview, giovedì 7 giugno si fa al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci con una cena proprio tra arte e food.

E non a caso eatPRATO ha ottenuto il Patrocinio del Mibact ed è entrata a far parte delle iniziative dell' Anno del Cibo italiano, sintesi felice del Bel e Buon Paese, a Prato magistralmente e quasi simbolicamente riassunta dal celeberrimo affresco della Danza di Salomé del ciclo di Filippo Lippi nella cattedrale, dove tra i cibi del banchetto si scorge proprio il pane, la bozza, il pane tipico della tradizione contadina, oggi Gran Prato. Si tratta di un prodotto di filiera a km 0 tra i protagonisti di eatPRATO e ideale in abbinamento alla mortadella di Prato IGP, Presidio Slow Food frutto del connubio di alchermes e spezie e ai fichi secchi di Carmignano, altra eccellenza di un paniere di tipicità pratesi in cui i dolci hanno un ruolo di primo piano simbolicamente riassunto dal biscotto di Prato emblema di una città dal cuore dolce.

Un grande giardino nel cuore della città diventa il quartier generale di eatPRATO: si tratta del GIARDINO BUONAMICI che per tre giorni si trasforma in un vero e proprio giardino di delizie o FOOD GARDEN diremmo, esclusivamente con tipicità pratesi wine&food e beer&food con i tanti giovani birrifici artigianali pratesi, ma da lì poi si parte alla scoperta di una città a misura di foodies golosi e curiosi con tantissime location diverse coinvolte e unFUORI EatPRATOattraverso i tanti ristoranti della città con menù a tema.

Ecco il Trekking Goloso, le degustazioni nei musei con presentazione di libri e piccole mostre estemporanee, le soste nel bookshop del gusto o davanti ad una creazione live dei vignettisti di Prato per poi andare a fare la spesa al mercato secondo un percorso guidato prima del Brunch d'Autore o soffermarsi davanti agli Show Cooking e Food Session con dj.

E ancora, i laboratori per i bambini, FoodArt - il cibo come capolavoro in cui creare opere d’arte da gustare o Giochiamoci Prato con i suoi quiz e prove sensoriali, il Biscotto di Prato Live, show pastrying intorno a quello che con le Pesche di Prato, rappresenta un unicum della pasticceria italiana di tradizione ottocentesca.

E ancora, le antiche ricette del convitto Dal 1700 a Gianburrasca con tanto di merenda a base di pappa al pomodoro finale per poi passare a Cammina&Gusta, la cena itinerante per le vie di Prato come un vero insider dei sapori tra piatti e menu a tema e chiudere con Prato&Stelle, tirando a far mattina e colazione al forno.

Per non parlare delle colazioni dei ricordi con i dolci d'un tempo, i dolci di credenza. Il tutto alternato alle incursioni nel patrimonio artistico tanto più che eccezionalmente nella "3 giorni" i 3 musei più belli della città, Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Centro Pecci, si visiteranno con un biglietto simbolico di 1 euro a museo.

Il tutto mentre il tratto ironico e divertito della matita di Marco Milanesi racconta disegnando la sua eatPRATO live da una postazione nel Giardino Buonamici.

E allora per vivere tutta l'atmosfera di una città fooding non resta che partire alla volta di Prato, a due passi da Firenze, eppure con una personalità, un fascino e una bellezza assolutamente inconfondibili. Ma soprattutto una città che ha fatto del gusto una chiave di lettura: una strada dei vini e dei sapori che sposa una cucina sontuosa abbinata ad un vino, il Carmignano DOCG che è la più antica denominazione al mondo e un’eccellente generazione di pastry chef e maestri cioccolatieri che fanno di Prato anche la capitale della sweet valley italiana.


Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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