PASTICCERIA CAVOUR A BERGAMO ALTA SI RIFÀ IL LOOK E RIAPRE IL 25 NOVEMBRE

Conclusi i lavori di ristrutturazione, l’elegante Locale Storico di via Gombito torna all’antico splendore, per continuare a regalare momenti di assoluta dolcezza

 

 

Riapre, dopo alcuni mesi di lavori per ristrutturazione, Pasticceria Cavour, autentica eccellenza dell’arte dolciaria italiana e da molti considerata il salotto buono di Bergamo Alta.

La caffetteria-pasticceria dal gusto viennese - dal 1994 di proprietà della Famiglia Cerea, tre stelle Michelin con Da Vittorio a Brusaporto - festeggia la conclusione di un lungo percorso di restauri conservativi (curato dagli architetti Luca Zaniboni e Matteo Cerni dello Studio Dordoni di Milano, con il supporto del direttore dei lavori Cristiano Algeri di C-Spin - Centro Sviluppo Progettazioni Ingegneristiche in collaborazione con l’architetto Marinella Orio) con la riapertura il 25 novembre.  La nuova inaugurazione arriva a quasi 240 anni dalla prima a opera di proprietari piemontesi (nel 1880) e alla seconda avvenuta nel 1994. La struttura, nel corso degli anni diventata meta fissa dei poeti vernacoli bergamaschi e poi di molti artisti (grazie anche alla sua vicinanza al Teatro Sociale), è da tempo inserita nel circuito dei Locali Storici d’Italia, l’associazione che raccoglie insegne attive da almeno 70 anni e che abbiano conservato ambienti originali o documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri.  Sono principalmente di natura conservativa gli interventi di restauro che hanno interessato tanto le volte ottocentesche quanto gli arredi e la boiserie, con l’obiettivo di preservare e riportare all’antico splendore i pregiati finimenti (interessata dai lavori anche la sala da tè, la terza del locale e ultima annessa con la ristrutturazione del ’94, che permette di godere di una colazione mattutina o di una merenda pomeridiana, oltre a un light lunch o a un buon aperitivo).  Ecco quindi marmo verde delle Alpi per il bancone, petit granit per i pavimenti e pietra di Sarnico, breccia di Stazzema per i tavolini, vetrine e infissi in larice, corrimano in mogano, arredi in cedro, carta da parati a pergamena decorata a mano e con motivi floreali in rilievo. Lo Studio Dordoni ha inoltre integrato nella struttura preesistente anche materiali innovativi (ma compatibili e armonici nell’insieme) come la fibra di vetro e coinvolto realtà e maestranze artigianali del territorio, a dimostrazione della volontà di esaltare le professionalità e l’eccellenza locale.

Ma l’aspetto più apprezzato della Pasticceria Cavour è la capacità di offrire una selezione di prelibatezze sia dolci che salate, tutte firmate Da Vittorio. Grazie al laboratorio artigianale della famiglia non mancano sul bancone grandi classici come la torta Donizetti o la torta Cavour, accanto a brioches, biscotti, pasticcini, torte, mignon e dolci al cucchiaio. In vista delle festività natalizie, l’offerta sarà arricchita anche da una selezione di prodotti e gift natalizi realizzati dalla famiglia Cerea. Da non perdere il gran buffet domenicale, con una proposta ricca e golosa.

La riapertura di Pasticceria Cavour è solo il primo tassello di un percorso di più ampio respiro, che vede coinvolto l’edificio che ospita il Locale Storico. È prevista per metà maggio 2020, infatti, anche l’inaugurazione di Locanda Cavour, struttura ricettiva con 6 camere, che permetterà anche alla clientela internazionale di godere appieno non solo della bontà in pasticceria, ma anche delle bellezze della città di Bergamo.

 

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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