PASSITALY 2019 ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ E DELLA IDENTITÀ

Quinta edizione di Passitaly a Pantelleria. Ripartenza alla grande con la organizzazione dell’associazione “Passitaly in the World”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Pantelleria e l’Associazione dei Viticoltori “Pantelleria eroica”.

L’obiettivo primario – così emerge in sintesi dalle comunicazioni del sindaco Vincenzo Campo – è la valorizzazione della produzione del passito naturale di Pantelleria. Fulcro il vino storico, il vino per eccellenza dell’isola pantesca, il vino unico, ma in un contesto non solo naturale e ambientale, ma anche come motore turistico: dall’alberello della vite, che Unesco indica patrimonio dell’umanità, ai prodotti agroalimentari e gastronomici.

“Un modello strategico-sistemico collettivo-imprenditoriale-politico che deve andare oltre il livello di squadra o di rete o di consorzio - sostiene il giornalista Giampietro Comolli presente all’edizione 2019 - Pantelleria ha un ruolo assoluto nella produzione mondiale di un passito unico. Come Marsala lo ha per il suo vino liquoroso con i suoi vitigni e la sua terra. Sono peculiarità che hanno diverse distintività!” E' questo il senso dell’intervento che lo stesso Comolli terrà al castello di  Pantelleria il 27 settembre 2019 alle ore 17.  Ma Passitaly non è solo vino, il Comune e Otr con il Sound Festival presenta tre giorni di musica live con grandi artisti, in scena al Porto di Scauri, difronte a un mare unico, in cui lo spettacolo musicale sposa anche quella tradizione culturale legata al divertimento, all’attrazione turistica che è insita nella ospitalità pantesca.

Pantelleria vuole salvaguardare le proprie peculiarità, come fanno tutti o tutti i territori Docg e Doc dovrebbero fare,  in una cornice e in un palcoscenico dove la terra e il mare sono una cosa sola, dove essere contadini o pescatori è diverso , ma con un dna comune. I vigneti, il vitigno, i terrazzamenti, l’alberello, la coltivazione, la raccolta manuale, la scelta dell’acino, il lavoro continuo, la lunga attesa che accompagnano tutta la filiera e “tutta la vita” nella cantina, fanno del vino-terra lo stesso bene inscindibile, beni immateriali tutelati.

La parte musicale vede presenti Irene Grandi (26 settembre), MaxGazzè (27 settembre) e Carmen Consoli (28 settembre). Mentre di vino&vite si parlerà al Castello di Pantelleria con l’obiettivo di arrivare ad avere un brand identitario che caratterizzi Pantelleria. Dal passito alla sostenibilità, dalla tutela della viticoltura alla difesa dell’ambiente, dal sostegno della attività agricola alla “vitalità-vivibilità” sull’isola,  partendo proprio dalla diffusione delle prime ricettività turistiche già dedicate all’efficienza sostenibile a 360 gradi. Il 26 settembre, ore 17, si guarderà al modello della Doc Etna come spunto per l’isola pantesca, grazie ai contributi di Vincenzo Cusumano, Giovanni Rizzo, Erik Klein, Monia Zanette e Rocco Lettieri. Il 27 settembre , sempre con inizio alle ore 17 il clou di Passitaly2019, sempre al Castello, con la miglior menzione di “isola del tesoro”, dove il tesoro è il Passito, con la presenza di Edy Bandiera, Dario Cartabellotta, Luigi Petrillo, Giuseppe Barbera, Carmelo D’Anzi, Giampietro Comolli e Diego Maggio. Il 28 settembre, ultimo appuntamento al Castello, con la presentazione della Carta di Pantelleria, con Aurelio Angelini, Caterina D’Ancona, Guido Stecchi, Vinicio Venturi, Saro Guiotta, Alfonso Pecoraro Scanio e Vincenzo Campo,Sindaco di Pantelleria.

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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