OYSTER BAR IL NUOVO CONCEPT DEL GRUPPO LUCA GUELFI COMPANY

Ispirato ai mitici chioschi di ostriche e frutti di mare delle regioni francesi di Normandia e Bretagna, Oyster Bar porta a Milano un nuovo concept di locale completamente inedito. Uno spazio raccolto e accogliente in cui si mangia e beve seduti rilassati su informali sgabelli attorno a un banco ad isola.

Una grande ghiacciaia è al centro del locale attorniata dagli esperti oystermen che propongono, raccontano e accompagnano gli ospiti in una degustazione marina che spazia tra ben oltre 20 varietà di ostriche provenienti da tutto il mondo e un’inedita varietà di frutti di mare e crostacei come boulot, cannolicchi, percebes, ricci di mare, fasolari, cozze, tartufi di mare, clams americane, capesante, gamberi rossi, scampi, aragoste, astici blu, king crab e granciporro.

I clienti possono poi scegliere tra una proposta quotidiana di piatti caldi e freddi sempre ed esclusivamente a base di pesce: tartare, ceviche, caviale e carpacci di pesce, oltre alle immancabili aragoste alla catalana.

Una ricchissima cantina con vini e champagne di oltre 70 etichette internazionali e nazionali attentamente selezionate offre abbinamenti ineccepibili per la degustazione di ostriche e crudi di mare. Per un’esperienza nuova e a 360°, 8 diversi Premium Gin e Vodka accompagnati da acque toniche ricercate -  ognuna diversa in base al distillato - vengono utilizzati per realizzare Gin e Vodka Tonic a regola d’arte, per un accostamento perfetto ai sapori delle ostriche.

I prezzi di Oyster bar sono sorprendentemente “democratici”, in controcorrente con la visione e percezione italiana delle ostriche come bene di lusso.

Gli interni metropolitani underground dall’aria retrò caratterizzano il design di Oyster Bar. Il pavimento è in legno antico restaurato dal maestro Carlo Apollo di API Antichi Pavimenti Italiani, le lampade/lanterne, disegnate da Doriana e Massimiliano Fuksas e realizzate da Venini, illuminano con classe l’ambiente, in armonia con il sottofondo musicale direttamente curato da Luca Guelfi.

Un’imponente lavagna luminosa in stile cinema americano elenca il menù del giorno ed è appesa a una delle pareti realizzate in cemento grezzo e mattoni a vista, che entrano in sapiente contrasto con le boiserie e le piastrelle nere in stile metrò parigina, caratterizzando e rendendo unico il design di Oyster Bar.

Aperto dalle 12 alle 15 e dalle 19 a mezzanotte, sette giorni su sette, Oyster Bar accoglie i suoi ospiti per un aperitivo, una cena o un dopocena, offrendo un’esperienza originale e gustosamente informale.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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