ONAV, CONCORSO LETTERARIO SU UOMO-VINO-COVID

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UNA “BUONA NOVELLA” AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

ONAV lancia due nuovi contest: racconti e immagini per sentirsi uniti

Pensare in modo positivo e, grazie allo spirito di squadra, trovare la forza per reagire e recuperare i rapporti umani. Nasce così l’idea di La Buona Novella, premio letterario proposto dalla vicepresidente nazionale Onav (Organizzazione Assaggiatori Vino) Teresa Bordin ed ideato dall’altra vicepresidente Pia Donata Berlucchi. Grazie a questa iniziativa tutti i soci Onav potranno scrivere e pubblicare un racconto sull’uomo, il vino e il virus Covid 19. Oggi, infatti, ci troviamo di fronte ad un male invisibile con cui siamo costretti a convivere. Perché quindi non trasformarlo in uno spunto positivo?

Ogni iscritto Onav potrà quindi vestire i panni dello scrittore per tessere le trame di una storia dove vino, virus e uomo coesistono e collaborano. Obiettivo è realizzare racconti che diano speranza ed ottimismo. "La buona novella nel duplice senso di buona notizia e di racconto scritto bene. Si potrà trattare di una storia inventata oppure occorsa allo scrittore dove un vino italiano sia presente nello svolgersi degli eventi narrati, incrociando il suo essere od il suo divenire con l’evento umano, intersecandosi, combattendo, vincendo o perdendo, diventando il vino stesso uno dei tre protagonisti del racconto, Vino, Uomo, CoronaVirusdice Pia Donata Berlucchi

"In un periodo difficile come l’attuale, l’iniziativa ha l’obiettivo di portare un po’ di positività unita all’ immaginazione di ognuno, magari per correre con la mente tra vigneti, entrare in cantine fresche che profumano di storia, osservare una vite germogliare o parlare con un vignaiolo" afferma Teresa Bordin.

E per chi alla scrittura preferisce le immagini sarà dedicato #scattodivino, contest fotografico che permetterà ai soci di condividere immagini di degustazione, visita e momenti emozionanti, nei profili social di Onav.

Dopo #ilvinociunisce, quindi, continuano le iniziative ONAV per rafforzare il legame fra le persone e restare vicini anche in questo momento di isolamento sociale, riunendoci idealmente sotto il cielo dell’arte del narrare o del cogliere emozioni con un’immagine, accomunati dalla grande passione per il mondo vino.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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