NUOVE MEDAGLIE D'ORO PER FOLLADOR

Brillano le nuove medaglie di Follador Prosecco dal 1769 al concorso internazionale indetto dalla guida GILBERT & GAILLARD, punto di riferimento per i professionisti e gli amanti del vino. A primeggiare sul podio con la corona GOLD è Prosecco Sup. D.O.C.G. Extra Dry 2019, seguito da Prosecco Sup. D.O.C.G. Extra Brut con la medaglia 91 punti e Prosecco Sup. D.O.C.G. Brut con 90punti. È un ulteriore premio GOLD a contrassegnare l’inizio dell’anno per Follador Prosecco dal 1769. Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Extra Dry 2019, neo-detentore del titolo di Miglior Prosecco del 2020 al The Champagne & Sparkling Wine World Championships, ha conquistato anche l’oro della rinomata guida Gilbert & Gaillard, riferimento internazionale per i professionisti e gli amanti del vino. A segnare un nuovo traguardo nella scalata al successo della storica azienda di Valdobbiadene, sono stati anche Prosecco Sup. D.O.C.G. Extra Brut con 91 punti e Prosecco Sup. D.O.C.G. Brut con 90 punti.

«I riconoscimenti ottenuti sono fonte di stimolo a proseguire il nostro cammino con orgoglio, affrontando le nuove sfide del mercato – racconta Cristina Follador, Direttore Commerciale e Marketing dell’Azienda – da sempre ci impegniamo a sostenere la responsabilità sociale e ambientale del nostro territorio, mantenendo un occhio di riguardo all’innovazione e alla massima qualità dei vini. Questi valori duraturi sono particolarmente rilevanti in un periodo così incerto e turbolento come quello attuale».

Preservare e tutelare l‘esclusività del Territorio di Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità,è un compito che Follador Prosecco dal 1769 da sempre assolve con passione e impegno. Consapevole dell’importanza di questo ruolo, la famiglia Follador ha coltivato nei secoli i valori propri di queste terre dalla posizione privilegiata,con il cuore nelle Dolomiti e lo sguardo su Venezia. Impegno, rispetto per la tradizione e attenzione alla salute dell’uomo e dell’ambiente sono fil rouge di 9 generazioni dedite all’eccellenza, che oggi contano oltre 250 anni di vocazione per il mondo del vino. Seppur costellata di riconoscimenti internazionali, l’azienda non ha infatti mai dimenticato le proprie origini e custodisce con curala memoria del passato, a partire dalla prima onorificenza ricevuta nel 1769 dal Doge di Venezia Alvise IV Mocenigo, che testimoniò l’impegno dell’antenato Giovanni Follador nel produrre un vino di eccezionale qualità, da quelle sue proprietà destinate interamente a vigneto.

www.folladorprosecco.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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