NEI 200 ANNI DALL’INVENZIONE DEL PRIMO CHAMPAGNE ROSE’ LA STORICA MAISON FRANCESE VEUVE CLICQUOT OSPITE DELLA CHEF “GRANDE DAME” KATIA MACCARI
Nel 1818 Madame Clicquot inventò il primo Champagne Rosé per assemblaggio della storia.
A distanza di 200 anni la storica Maison francese sceglie la Toscana - venerdì 23 febbraio (ore 20) il Ristorante I Salotti del Patriarca a Chiusi (SI) - ospite della Chef Katia Maccari, 1 stella Michelin per un evento unico in cui qualità ed eccellenza di una delle più importanti case produttrici al mondo di champagne incontrano passione e stile in cucina.
Per omaggiare la storica Maison francese la Chef Maccari preparerà abbinamenti ‘speciali’ con alcune tra le più pregiate bottiglie di champagne: aperitivo prosciutto di Cinta alla morsa Bacoli “Maistrello”, Ostriche Belon con perle di lampone, Bignè al parmigiano con salmone e avocado Cappasanta con fondo di vitello e spuma alla rapa rossa Cannolo di pasta fillo con mousse di foie gras e polvere di pistacchio Crema di funghi con spugna di pane Veuve Clicquot Saint-Pétersbourg; a tavola ravioli di patate con fondente di Parmigiano Reggiano, yuzu e gambero rosso La Grande Dame Blanc 2006; consistenze di agnello con insalatina di erbe spontanee La Grande Dame Rosé 2006, come dolci La colomba di Giancarlo Maistrello e Piccola pasticceria Veuve Clicquot Demi-Sec
La storia della maison Veuve Clicquot, con sede a Reims nella regione Champagne-Ardenne, è antica e originale.
Fondata dal 1772 da Philippe Clicquot, passò nelle mani del figlio Philippe nel 1798. Alla sua prematura morte nel 1805, lasciò l'azienda in mano alla giovane moglie, Barbe-Nicole Ponsardin, che a soli 27 anni prese le redini della Maison, divenendo la prima donna imprenditrice in Champagne e riuscendo a trasformare la modesta Maison de Champagne da lei ereditata in un’azienda di fama mondiale.
Il temperamento di Madame Clicquot è riassumibile in due parole: audace e intelligente. In grado di cogliere con rapidità ogni occasione pur sapendone soppesare i rischi, spedisce le sue bottiglie ai quattro angoli del pianeta. Intransigente quando si parla di qualità dei vini, Madame Clicquot perfeziona nuove tecniche di produzione. Inventa la “table de remuage” per purificare lo Champagne dai sedimenti e crea la prima vera miscela di Champagne Rosé. In pochi anni, il suo nome diventa un marchio di eccellenza famoso, ancora oggi, in tutto il mondo. Anche all'epoca gli altri operatori del settore vinicolo si inchinano alla sua fama e le attribuiscono l'appellativo di "La Grande Dame de la Champagne".
Claudio Zeni
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).
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