NE' ROMANA, NE' NAPOLETANA: PIETRALATA, LA PIZZA DI QUARTIERE
A Roma Est il progetto dinamico di tre giovani ragazzi
Roma, lontana dal suo centro storico, continua a riservare piacevoli sorprese. Tra le più recenti Pietralata – Pizzeria di Quartiere, che si pone a Roma Est come agorà per appassionati di enogastronomia qualità grazie a proposte di assoluto livello e ad un ricco calendario di eventi tra concerti, reading e incontri con i produttori delle materie prime utilizzate per la creazione del menu del locale.
Artefici di questo nuovo progetto tre giovani ragazzi che guidano il team del locale: Enrico Varani (il pizzaiolo), Daniele Pecci (lo chef) e Federico Fantin (il responsabile di sala e sommelier). Oltre al talento di questa giovane squadra, quello che fa veramente la differenza è la loro sinergia, il loro saper muoversi insieme in diversi ambiti: per questo Pietralata – Pizzeria di Quartiere è una macchina che viaggia alla perfezione, dal pranzo alla cena (aperitivo compreso), dove in ogni momento della giornata si trova la proposta perfetta.
Cuore nevralgico, la pizza, risultato di un connubio di antiche tradizioni e tecniche nuove. Un blend di farine integrali italiane BIO macinate a pietra, lieviti naturali, tecniche innovative e 48h di lievitazione conferiscono all’impasto leggerezza e genuinità. La cottura nel forno la rende croccante fuori e più soffice dentro e i topping sono realizzati con prodotti sempre freschi e genuini. È una pizza naturale, che sfugge alle catalogazioni: non è né romana né napoletana, la si può definire una sorta di ‘pizza all’italiana’, che arriva all’87% di idratazione, dunque davvero molto digeribile. Parliamo di un prodotto altamente inclusivo, con qualche incursione di pizze special, ma l’inclusività e la semplicità sono le grandi protagoniste. Per i condimenti, gran parte degli ingredienti vengono inseriti a crudo dopo la cottura (che avviene in forno a legna Valoriani) o a bocca di forno, proprio per preservarne le loro caratteristiche organolettiche e nutrienti.
Il nuovo menu estivo ruota tutto intorno alle materie prima selezionate con cura, alla filiera corta e al fattore agricolo: piccole aziende di prossimità con le quali Pietralata Pizzerie di Quartiere ha instaurato rapporti intensi e sinceri.
Ci sono i grandi classici – coma la Margherita, la Diavola e la Fiori di Zucca e Alici – e le pizze special che meglio esprimono la filosofia del locale – come la Margherita Daltonica (focaccia con crema di datterino giallo, bufala, cacioricotta, basilico rosso, berberè), la Quattro Latti (mozzarella, selezione di quattro formaggi, mostarda, mele), la Pepperon de Pepperoni (pomodoro, crema di peperoni, burrata, peperone crusco, nepitella), la Selvatica (focaccia, blend di 12 erbe di campo, fiori, germogli, crema di ceci, bufala, albicocche) o la Bottega Pasolini (che prende il nome da un fornitore di materie prime eccellenti, una focaccia con coppa di maiale semi-brado umbro, rucola, bufala, gel di agrmumi).
Tra i fritti, oltre ai grandi classici come il supplì e il fior di zucca, spiccano: la Mozzarella in Carrozza con provolone, pastrami e alici alla pizzaiola, i Nuggets di Porchetta di Ariccia con senape di Digione, miele e aneto, e il Baccalà XL con salsa yogurt ed erba cipollina.
Anche nella parte dedicata agli antipasti la parte agricola la fa da padrona: con la Bruschetta humus, carote e nepitella, con la Bruschetta ricotta e cedro, o con la Pomodoro, pomodoro, pomodoro! (una bruschetta con pomodori selezionati a cura di Agraria Pizzi). Presenti anche polpette in varie versioni, le Sardine Pollastrini con burro montato e pane, e i taglieri con una selezione di salumi e formaggi.
Poi ci sono i dolci, tutti rigorosamente homemade: oltre le classiche proposte come il tiramisù o la cheesecake, troviamo dessert più originali come Cedro Tart (frolla, cedro curd, meringa) e la Sora Camilla (carote, kefir, arancia e cardamomo).
Per il menu pranzo c’è una variazione: le pizze vengono proposte in formato rettangolare, una forma che è un po’ una via di mezzo tra un pizza in teglia e un padellino, ma l’impasto è lo stesso della pizza tonda presente a cena.
E poi c’è il pane, realizzato con lievitazione naturale è fatto rigorosamente in casa con l’aiuto di Franco Palermo, maestro panettiere e iniziatore della panificazione Bio a Roma, nonché poeta urbano.
Sabino Cirulli
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