Navy Island Rum XO Reserve: regala uno spirit per Natale

Navy Island è una piccola isola tropicale situata al largo della costa nord-est della Giamaica, presso Port Antonio. Nel XVIII secolo era utilizzata dalla marina reale britannica (British Royal Navy), da cui prese il nome. Nel 1940 un famoso attore hollywoodiano si trovava a Port Antonio e la leggenda locale dice che vinse l’isola giocando a poker, durante una mano alimentata da abbondante buon rum locale. Con l’andar del tempo, l’accesso all’isola venne chiuso dal governo.

Navy Island rimane oggi una delle più belle isole dei Caraibi. La ricca storia dell’isola è stata la fonte d’ispirazione per il brand Navy Island, rum tradizionale giamaicano. La distillazione in piccole quantità (small batch) in alambicchi pot still è il metodo di distillazione tradizionale praticato in Giamaica. Questo metodo di produzione artigianale permette di ottenere rum molto aromatici, di corpo medio o pieno.

 

Navy Island XO Reserve è un blend superiore di rum di varie età, selezionati e distillati principalmente in alambicchi pot still dell’isola, tra cui quelli delle distillerie “Worthy Park”, “Hampden” e “Monymusk”. L’invecchiamento di Navy Island Rum XO Reserve avviene localmente, ai Tropici, con l’utilizzo di botti di legno americano “ex-bourbon”. Colore ambrato, dorato. Profumi molto attraenti, tipici del rum giamaicano. Bilanciamento perfetto di vaniglia, frutta matura, banana, mela cotta e caramello. Un rum dal corpo pieno, con finale secco, intenso e persistente, elegante e ben bilanciato. Da servire liscio oppure “on the rocks”.

Prezzo al pubblico: 44,00 €.  Selezionato, importato e distribuito da Pellegrini S.p.A. (pellegrinispa.net).

0 Commenti

Lascia un commento

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.