NATURALMENTE A MILANO IL FLAGSHIP STORE DI RIGONI D’ASIAGO
Insalata, patate, cavolfiori, broccoli, zucchine, piselli… No, non è una proposta vegetariana quella di Naturalmente a Milano di Rigoni di Asiago! E’ una vocazione molto più ampia. Quella dell’amore per la terra e per i suoi frutti, del fare bene, di una tradizione che punta ai valori della genuinità e della naturalità. La verdura, ad esempio, non è solo un contorno qualunque, è una scelta nutrizionale importante, un ingrediente che apporta benefici all’organismo una volta inserita nella preparazione di tante ricette.
Per Andrea Rigoni il biologico ha sempre rappresentato una svolta importante e, oggi, per lui, la nuova sfida si chiama “La Cattedra di Roana”, un podere riportato in attività, attraverso nuove tecnologie e innovazioni, pronto a dare un importante sviluppo all’Altopiano di Asiago.
Un obiettivo ambizioso che parte da una storia di oltre ottant’anni. In principio, sotto la gestione della Provincia di Vicenza e dell’Ispettorato all’Agricoltura vicentino, prevalente fu l’allevamento di bovini, seguito da coltivazioni di frumento e avena. Dopo un periodo di arresto della produzione, la Cattedra si è dedicata alla sperimentazione, in particolare quella dedicata alla crescita di piccoli frutti su un appezzamento dell’Azienda di Canove messo a disposizione dal Consorzio fra i Caseifici dell’Altopiano.
Poco più di un anno fa Andrea Rigoni e Graziano Frigo danno il via a un nuovo entusiasmante progetto. Ottenuta una concessione di oltre 100 ettari di bosco e di pascoli della tenuta La Cattedra, si pongono come obiettivo quello di riportare le piante di mirtillo e di lampone nel sottobosco di Asiago rendendolo rigogliosamente produttivo. Ma non solo. Infatti, oltre a questo, è previsto che appezzamenti della tenuta siano destinati alla coltivazione di ortaggi biologici.
Ed è così che, tutte le verdure sono “approdate” nel menu di Naturalmente a Milano, dove la bontà, la qualità e, perché no, persino un pizzico di magica creatività sono gli “ingredienti” che stanno consolidando l’apprezzamento tra i clienti sempre più numerosi e affezionati.
E se, come recita il proverbio, “il buongiorno si vede dal mattino”, in via Buonarroti 15 la cordialità e i sorrisi spuntano già con la prima colazione. Tutto predispone a cominciare la giornata con il buonumore, dalle profumate brioche appena sfornate e pronte per essere farcite con le delizie di Rigoni di Asiago come Fiordifrutta, Mielbio, Nocciolata, all’aroma di un caffè pregiatissimo e biologico, al muffin, alle torte fatte “in casa” secondo le antiche ricette di nonna Elisa, la pioniera capostipite dell’Azienda che, ancora oggi, rimane esempio incontrastato per le nuove generazioni della famiglia. Sapori classici da gustare al bancone ma, per chi ha un po’ di tempo a disposizione, c’è la possibilità di accomodarsi a uno dei tavolini elegantemente apparecchiati ad hoc e sentirsi a casa, coccolati non solo dai dolci ma anche dal tradizionale pane, burro e Fiordifrutta! Un’occhiata al giornale, uno sguardo sulla bella parete con il giardino verticale ed è subito relax. Tutto, dagli arredi ai colori, ai materiali utilizzati, parla di sobrietà ed eleganza, perché tutto è stato perfettamente studiato per essere in sintonia con il messaggio di naturalità che sta all’origine di Naturalmente a Milano, per trasmettere solidità, benessere e voglia di cose buone.
Per la pausa pranzo il lunch offre un menu sempre vario e “firmato” dalle migliori aziende biologiche italiane, una peculiarità irrinunciabile. Primi, secondi e anche piatti per vegetariani e vegani. Imperdibili le verdure della Cattedra di Roana, insuperabili nel sapore, proprio come fossero appena colte nell’orto della casa di campagna!
E, ancora, ecco il piacere di ritrovarsi all’ora del tè, di fermarsi con i bimbi a fare merenda, magari con lo specialissimo gelato tutto frutta al 100% biologica e preparato con un metodo innovativo che lo rende sempre morbidissimo come appena fatto.
Se la giornata è stata dura e prima di tornare a casa serve un momento per scrollarsi di dosso lo stress, Naturalmente a Milano è la magica atmosfera che ci vuole per sorseggiare un aperitivo accompagnato da sfiziosissimi stuzzichini serviti con raffinata eleganza.
Al piano inferiore dello spazio, una piacevolissima lounge è a disposizione per riunioni e feste private. Un’area dove è possibile trovare anche tutta la gamma dei prodotti Rigoni di Asiago.
Prodotti che hanno valicato i confini e che sono ormai famosi in tutto il mondo. Delizie come Fiordifrutta, con oltre 25 gusti, tutti realizzati con frutta biologica freschissima e accuratamente selezionata. O come Nocciolata, una delizia altrettanto biologica e preparata con ingredienti naturali in versione con o senza latte e da poco anche la nuova arrivata: Nocciolata Bianca. E, naturalmente, Mielbio, primo amore, in tanti gusti tutti biologici e italiani.
Un’emozione tutta da gustare!
Nella foto Andrea Rigoni e Graziano Frigo
Claudio Zeni
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).
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