NATALE AL ROME CAVALIERI A WALDORF ASTORIA HOTEL

Le giornate si accorciano e la temperatura scende annunciando che il Natale è oramai alle porte.

Il Rome Cavalieri, vero e proprio resort di lusso nel cuore di Roma, con una vista mozzafiato sulla Città Eterna, non manca di stupire i suoi ospiti con una serie di iniziative per il periodo natalizio. Il tema scelto per le celebrazioni 2019, come noto, è la tradizione e il Rome Cavalieri, celebre per la sua ricca collezione d'arte e per l'attenzione verso l'heritage e la tradizione, è il luogo ideale per dare vita a questo tema.

Le decorazioni si rifanno agli oggetti “vintage” che caratterizzano il Natale, in un’atmosfera fanciullesca e accogliente fatta di giocattoli in latta, trenini e slittini in legno. I materiali sono classici e antichi: fiori e frutta secca, palline in vetro soffiato, angioletti in porcellana, addobbi in vari metalli,  candele e decorazioni in cera.

Protagonista assoluto è naturalmente l’albero, che quest’anno è più tradizionale che mai e che sostiene la Campagna del WWF Italia in difesa degli alberi del pianeta #StandUpForForest.

È un Abete del Caucaso Normandiano proveniente da Pistoia,  allestito con i tradizionali addobbi natalizi dai colori rosso velluto, verde scuro e oro, e con scintillanti lucine che illumineranno la hall e rallegreranno tutti gli ospiti.  Uno specialista forestale controlla periodicamente le condizioni dell’albero, indicando allo staff dell’albergo la corretta procedura d’innaffiamento, affinché possa, dopo le festività natalizie, essere ripiantato in una zona idonea alla sua crescita e al suo sviluppo.

Il sostegno al WWF  prevede il coinvolgimento degli ospiti dell’albergo, per tutto il periodo delle festività natalizie:  chi contribuirà con una donazione in favore della campagna, riceverà dall’albergo un gadget speciale, ovvero un elemento decorativo natalizio contenente un seme, con cui addobbare il proprio albero durante le festività per poi piantarlo alla fine delle feste e far nascere così una nuova pianta. Un piccolo gesto in grado di sensibilizzare quanto sia importante aiutare il pianeta ad essere sempre più verde.

Sul fronte culinario tutti i menù seguono l’autentica tradizione culinaria italiana, alla riscoperta di antichi e tipici sapori, usanze e rituali da custodire e tramandare di generazione in generazione.

L’arte dell’alta cucina trova il suo tempio a La Pergola, con i menù stellati di Heinz Beck. Per la vigilia di Natale, per la cena del 25 dicembre, il pluristellato Chef ha creato due menù speciali, in cui la sua tradizionale attenzione per gusto, salute e bellezza di ogni singolo piatto è sublimata in quella  vera arte culinaria che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Tanto per citarne alcuni, ricordiamo l’Ostrica con sedano, mele e neve ai profumi di carpione, il Fegato grasso d’anatra con pera e zenzero e lo Scampo su radicchio Rosa di Gorizia con melograno cotto nella cenere.

Il Ristorante Uliveto offre agli ospiti un variegato menù per il cenone della Vigilia, composto e studiato dell’Executive Chef Fabio Boschero e dall’Executive Pastry Chef Dario Nuti. Nell’attesa di scartare i regali, infatti, la sera del 24 dicembre si potranno gustare quattro differenti piatti di terra e di mare tra cui il Pesce sciabola in carrozza con maionese di mare e insalata riccia o le Capesante scottate e scalogno stufato su soffice di cannellini al tartufo, il tutto accompagnato da vini pregiati selezionati appositamente dal sommelier. Per terminare in dolcezza ecco le creazioni del Pastry Chef: French toast di panettone con gelato allo Zibibbo e il classico Armonia di panpepato.

Per in pranzo del 25 dicembre, gourmet e informale, l’Uliveto propone uno speciale Brunch a tema natalizio, con live stations, angoli tematici e un sontuoso buffet di dolci.
Per un dolce brindisi di Natale, il Tiepolo Lounge & Terrace offre un dopocena tra dessert del Pastry Chef Dario Nuti e degustazioni di distillati, mentre il 31 dicembre un Lounge Party con Veuve Clicquot accompagnato da delizie salate.

Varia e invitante la scelta per il Capodanno: la cena stellata a La Pergola di Heinz Beck, il Galà di San Silvestro nella sala Belle Arti firmato Fabio Boschero e Dario Nuti e infine, per un festeggiamento più informale, musica, bollicine e spettacolari fuori d’artificio sulla Terrazza degli Aranci dalla quale godere di una suggestiva vista sulla Città Eterna. Infine, per il divertimento dei più piccoli, musica, animazione e giochi nella Sala Ellisse a Natale, San Silvestro e Capodanno.

Irrinunciabili le proposte dedicate alla bellezza e alla cura del sé, con il Caviar Lifting & Firming Facial del Cavalieri Grand Spa Club: lusso allo stato puro che rassoda e nutre la pelle immediatamente, rendendola incredibilmente setosa, morbida e tonica.  Uno splendido inizio per un nuovo anno con il Rose Hydrator, il trattamento tonificante per ritrovare la luminosità con il prezioso olio essenziale di rosa di Damasco.

www.romecavalieri.com

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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