MONTEVERRO TRA LE ECCELLENZE DEL MILANO WINE CLUB

Monteverro, cantina nel cuore della Maremma toscana, è entrata a far parte del Milano Wine Club, una vera e propria community di appassionati, opinion leader, professionisti e imprenditori, tutti addicted del mondo enoico. Per loro, il Club ha previsto nel 2020 un calendario di eventi esperienziali, degustazioni e incontri per vivere in contesti esclusivi e riservati le emozioni dei grandi vini italiani.

“E’ per noi un onore far parte di questa élite enoica - ha affermato Matthieu Taunay, enologo della cantina capalbiese, presente all’inaugurazione del Wine Club all’Armani Privé - il nostro obiettivo è poter confrontarci e dialogare con un entourage di appassionati e avere l’occasione di raccontarci in prima persona per trasmettere la passione e l’entusiasmo che animano il nostro lavoro e che poi sono i valori intrinsechi di ogni nostra etichetta”.

E’ questa la Maremma di Monteverro – 50 ettari, circa 40 vitati, nella Toscana del Sud quasi al confine con il Lazio - che si racconta attraverso i suoi vini – 4 rossi e 2 bianchi –, vini unici, che traggono ispirazione dai grandi Cru, ma “rivisitati” alla luce del sole e del suolo tipici di questo territorio.

Per il debutto del Club, Monteverro ha messo a disposizione le magnum dell’omonimo vino di punta, il Monteverro, fiore all’occhiello della cantina: un vero e proprio premier grand cru maremmano, intenso e dalle note fruttate e speziate.  

Gli altri 3 rossi sono il Terra di Monteverro – il secondo bordolese dell'Azienda – un vino morbido dall’eleganza minerale innata, segue il Tinata, blend di Syrah e Grenache, sensuale e raffinato e il Verruzzo, un rosso sincero, equilibrato e con i giusti tannini. Tra i bianchi troviamo un fuoriclasse da competizione lo Chardonnay – un bianco in terra di rossi – che esprime un carattere unico, al palato agrumato, fresco, speziato, burroso, minerale grazie ai suoi 14 mesi tra cemento e barrique e il Vermentino un bianco da vitigno autoctono, che nasce da un’uva che ama il mare e rivela aromi primari che fanno capolino dal bicchiere e al palato diffondono una sapidità fruttata e una freschezza lunghissima.

“Il Milano Wine Club è un bell’esempio di come sia possibile fare sistema tra eccellenze” ha concluso Taunay.

www.monteverro.com

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.