MONCHIERO RIELETTO PRESIDENTE DEL CONSORZIO DEL ROERO

I risultati raggiunti nei primi sette anni di attività hanno portato i produttori a riconfermare all’unanimità Francesco Monchiero quale presidente del Consorzio di Tutela per i prossimi 3 anni

Un aumento delle vendite del Roero del 38% in volume e in valore in sette anni, un diffuso incremento di valore del terreno, l’accorta politica di gestione della crescita della denominazione, arrivata a 1200 ettari vitati con un piano per gli impianti volto a garantire un aumento controllato e progressivo. Sono solo alcuni dei risultati ottenuti dal Consorzio Tutela Roero nei sette anni di presidenza di Francesco Monchiero.

Un approccio che ha portato Monchiero ad affrontare in modo attivo anche un momento difficile come quello determinato dal Covid 19, proponendo e ottenendo dalla Regione il finanziamento di interventi strutturali indirizzati a superare la complessa situazione sui mercati.

Al momento del rinnovo delle cariche, nessun altro associato si è pertanto candidato e la richiesta di restare è stata unanime.

Il prossimo triennio si presenta altrettanto intenso: “Il primo obiettivo sarà quello di creare una sede del Consorzio strutturata con un direttore, a cui si affiancheranno i progetti di promozione in Italia e all’estero, in particolare negli Stati Uniti e in Svizzera.” La prossima iniziativa in questo senso sarà in autunno il Roero Wine Week, settimana di promozione che coinvolgerà ristoratori del Piemonte e di tutta Italia.

Tornerà nel 2021, invece, Roero Days, la più importante manifestazione della denominazione, che si svolgerà alla Reggia di Venaria Reale ad aprile.

NELLA FOTO FRANCESCO MONCHIERO.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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