MENÚ PRIMAVERA NEL SEGNO DELL'AROMATICITÀ AL RISTORANTE SANTA ELISABETTA DI FIRENZE

È arrivata la primavera nel centro di Firenze e al ristorante Santa Elisabetta è cambiato il menù dello Chef Rocco De Santis. Gli ospiti possono scegliere fra tre menù degustazione o da una carta fresca e vivace, in cui gli influssi campani della terra d’origine dello Chef si mescolano armoniosamente con le influenze toscane.

Al Ristorante Santa Elisabetta gli Antipasti sono considerate “Intrusioni d’autore”, forse facendo riferimento al fatto che in ogni piatto spicca un elemento che può sembrare apparentemente un intruso, ma che rappresenta in realtà il marchio, la firma dello Chef. In ogni antipasto c’è un elemento acido. Così ne Il Gambero Rosso il gambero rosso crudo è accompagnato da mandorle, panzanella all’agro, zuppetta di olive di Nocellara; La Seppia è una seppia ai carboni, taralli, nduja e salsa al prezzemolo; La Ricciola è una ricciola affumicata, salsa Bernese, gel al limone e essenza di sedano. Ne La Tartare si sposa molto bene l’aringa con la tartare di Fassona, asparagi e tuorlo d’uovo. Mentre Il Cappello del Prete accompagna il cappello del prete di vitello, con salsa cacciatora con zafferano e tartufo.

I primi piatti si chiamano “Pasta mon amour” in onore al primo per antonomasia, anche se includono anche Il Risotto (risotto, patate affumicate, scampi, burrata e lime) e Gli Gnocchi (gnocchi di patate in farcia di baccalà mantecato, primizie e concentrato di cipollotto). Trionfa la pasta ripiena con due piatti: I Bottoni di pasta cotta in farcia di provola, “quasi in zimino” e bietola e I Cappelletti ricordo della Domenica che sono cappelletti di ricotta di bufala, intensità di ragù napoletano. Questo piatto indica chiaramente le origini campane dello Chef, che si rintracciano qua e là un po’ in tutta la carta. È un piatto che sa di mare e di estate quello de Gli Spaghetti, cotti in acqua di pomodoro, sentore di mare e limone.

I secondi sono, giustamente, un Secondo desiderio. Qui spiccano in pari misura le influenze toscane e quelle campane, con in aggiunta un piatto primaverile iconico del centro Italia: L’Agnello arrosto, con carciofi, menta e pecorino. La Toscana si evince dalla pappa al pomodoro che accompagna Il Branzino (branzino come alla “Mugnaia”, pappa al pomodoro e cicoria) e dalla crosta di pane allo zafferano, pesto di uvetta e pinoli de La Triglia, con cipolla in carpione. La terra dello Chef spicca grazie alla Papaccella Napoletana de Il Maialino da latte, con aggiunta a sorpresa di rafano. Inoltre Il Piccione è abbinato a mela annurca e erbe di campo.

La carta dei Dolci è a parte ed è un trionfo di dessert soffici e aromatici: in tutti una base cremosa viene valorizzata dall’essenza di un’erba, una spezia, un frutto presentati con consistenze inusuali. Il Cannoncino è ai formaggi morbidi, con pere e bolle di vino rosso; Il sorbetto al limone è ottenuto con limone, ginepro, cremoso all’olio extra vergine d’oliva, gel di arancia e mora. Ne Il Cremino al cioccolato è il tè matcha a mescolare le carte, insieme al sorbetto di arancia e pepi. Il Cremoso al cremino è reso meno dolce dal caprino, con mandorle, amarene e cioccolato. Infine un dolce tanto originale quanto sorprendente per gli abbinamenti: Terra: mousse alle noci, cremoso al basilico e tartufo.

Si può scegliere alla carta oppure uno dei tre menù degustazione. “Chef Experience” da 9 portate scelte a discrezione dello Chef Rocco De Santis, a Euro 124,00 a persona, con abbinamento vini Euro 134,00 (una flûte di Champagne e un bicchiere di Vino Bianco selezionati dal Maitre Domenico Napolitano).

“In-Contaminazioni” prevede 7 portate a Euro 94,00 a persona, con abbinamento vini Euro 105,00.

Mentre “Tracce di innovazione” ha 5 portate a Euro 74,00 a persona o Euro 85,00 con abbinamento vini.

Hotel Brunelleschi Via de’ Calzaiuoli – Piazza Santa Elisabetta 3 – 50122 Firenze
Tel. 055/27370 – Fax 055/219653  www.hotelbrunelleschi.it

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.