MAREMMA IN TAVOLA ALLA TRATTORIA FALCONI, PRINCIPE IL SASSICAIA 2011
Lui le definisce “serate goderecce” ma – da bravo sommelier Ais – le serate organizzate nel suo ristorante danno sì goduria al palato ma sono anche validi momenti sotto il profilo culturale, in particolare per quanto riguarda l’immenso sapere che c’è dietro un buon vino. Stiamo parlando della Trattoria Falconi a Ponteranica, nei pressi di Bergamo, dove sono attivi i fratelli Giorgio (chef in cucina) e Marco (sommelier e direttore di sala). Trattoria conosciutissima e assai ben frequentata (è anche il posto gastronomico preferito dal giornalista Vittorio Feltri quando non è a Milano).
Una delle serate più recenti è stata dedicata alla carne di razza maremmana in abbinamento ai vini toscani. Il pezzo forte della serata è stato il filetto di pura razza maremmana (marchio 5R, 65 giorni di frollatura, cotto intero su brace di rovere), tagliato da Marco davanti ai convitati, servito su bracieri roventi, con fagioli toscanelli e patate alla brace, in abbinamento a Sassicaia Bolgheri Doc 2011, uno dei vini più noti e costosi del mondo, arricchito dalla leggenda dei Marchesi Incisa della Rocchetta che hanno creato questo mito nella Tenuta San Guido di Castagneto Carducci. Mito che Marco Falconi ha fatto rivivere con le sue appropriate parole e la degustazione guidata.
Quando Mario Incisa della Rocchetta nel 1944 piantò le prime viti di cabernet sauvignon e franc nella vigna di Castiglioncello, nella sua amata tenuta di Bolgheri non immaginava certo il successo che quel vino avrebbe avuto su scala mondiale. Di successi il marchese ne avrebbe conosciuti molti, soprattutto legati al suo grande amore, i cavalli. Nearco, Ribot e i purosangue della sua scuderia Dormello-Olgiata per oltre vent’anni hanno dominato nei più importanti circuiti del mondo, da Derby all’Arc de Triomphe. Mario Incisa, che era agronomo e appassionato di grandi vini, coltivava anche un’altra passione, produrre qualche barrique di rosso in stile francese per il suo consumo e quello di qualche fortunato amico. Il salto di qualità avvenne nel 1972, quando ad occuparsi della vinificazione arrivò, su impulso dei cugini Antinori, un geniale enologo, Giacomo Tachis, responsabile della produzione di casa Antinori: il papà del Tignanello, del Solaia, e di tanti altri celebri vini italiani, di Antinori prima e di altri dopo. Dalla prima entusiastica recensione di Luigi Veronelli su Panorama nel 1974 è stato un susseguirsi di premi e riconoscimenti, in Italia e nel mondo.
La serata alla Trattoria Falconi si è mossa, prima e dopo l’evento Sassicaia, con altri assaggi tutti ben curati. A cominciare dagli antipasti (affettati toscani, polenta con ragù di salsiccia di cinta senese,verdure croccanti in agrodolce, porchetta di cinta senese servita fredda con miele millefiori) abbinati a Campo al Mare doc Bolgheri Rosato (da uve Merlot). Un altro vino interessante è stato il Capoccia Ciliegiolo doc Maremma Toscana abbinato ai ravioloni di pasta fresca, ricotta e spinaci, al ragù bianco di filetto di Maremmana e scaglie di pecorino crosta nera. Il Sassicaia è stato degustato anche su una selezione di formaggi tosco-bergamaschi, mentre si è chiuso con i cantucci della Casa con Vin Santo del Chianti Badia di Morrona 2011.
Roberto Vitali
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981