MANGIARE E BERE BENE A BRESSANONE

Bressanone in Alto Adige è conosciuta per la sua cucina versatile e di alta qualità. La commistione di secoli di tradizione secolare e l'influenza mediterranea rendono i piatti così unici e speciali. Il cibo fantastico e il piacere ad esso associato sono vissuti dalla gente del posto – ancor più bello è che questo sia notato e apprezzato anche da altri.

Dopo il riconoscimento della guida francese Michelin che ha assegnato una stella al ristorante gourmet Apostelstube dell'Hotel Elephant il Bib Gourmand al ristorante Alpenrose a Pinzago nei pressi di Bressanone, ora anche la guida italiana Gambero Rosso dedicata allo Street Food ha inserito nella rosa dei locali della Provincia di Bolzano come unica new entry l’Imbiss Schorsch a Varna, alle porte di Bressanone. A questo chiosco si possono assaporare degli ottimi panini con carne scelta nel pane fresco di un piccolo forno. Tra le specialità la ciabatta con salsiccia e salsa al curry.

L’arte di fare il pane vanta una lunghissima tradizione in Alto Adige che si rivela tutt’oggi ancora molto viva e sentita. Dal 2 al 4 ottobre in piazza Duomo a Bressanone torna l’annuale Mercato del Pane e dello Strudel, in cui panifici e pasticcerie altoatesini presentano ai visitatori le gustose specialità della panificazione locale, come ad esempio il Schüttelbrot, il tipico pane croccante di segale, nato qui come modo per avere un prodotto che si conservasse a lungo. A luglio ha ottenuto il marchio IGP. È un pane speciale di qualità superiore e fa parte della tipica merenda tradizionale altoatesina, accompagnata da speck, formaggio e vino dell’Alto Adige.

Se lo Street Food, o cibo da strada, nasce originariamente povero dall’esigenza primaria di nutrire a poco costo, oggi punta all’aspetto culturale di tradizione, a volte da riscoprire, e scommette sulla qualità di una proposta sempre più raffinata. Nei chioschi lungo le strade di Bressanone e dintorni si possono gustare oltre ai classici würstel, serviti in ogni forma e variante, anche piatti del giorno come zuppa di gulasch, zuppa d’orzo, stinco con patate, costine di maiale o cotoletta solo per citarne alcuni.

Tra le migliori occasioni per trovare e assaggiare cibo da passeggio altoatesino a Bressanone, spicca senza dubbio il mercato che anima la città con i suoi caratteristici banchi. Al mercato settimanale di sabato in Piazza Hartmann si possono gustare i Tirtlen appena preparati dalle contadine. Le sfoglie fritte farcite con spinaci o crauti si sciolgono in bocca. A Bressanone non manca naturalmente lo street food più diffuso in Italia: la pizza al taglio. Dai Romani in centro città si trova il classico spuntino veloce e sfizioso che piace a tutti, soprattutto a chi si trova a pranzare fuori casa. Nel periodo natalizio, poi gli stand del mercatino in piazza Duomo invitano ad assaporare le specialità altoatesine annaffiate da una fresca birra di Natale, un calice di vino oppure una fumante tazza di vin brulé. Per i golosi al mercatino natalizio è un po’ il paese della cuccagna: qui c’è solo l’imbarazzo della scelta tra Strudel, Zelten, panpepato a cui si aggiungono gli Strauben – una sorta di frittella dalla forma circolare composta da tanti “fili” di pastella aggrovigliati tra loro, guarnita con zucchero a velo o abbinata alla confettura di mirtilli.

Cultori del vino? Bressanone non vi lascerà a bocca asciutta. Lo sapevate che a Bressanone e dintorni, su 400 ettari di terreno vengono coltivate 14 varietà di uva? Il 90% di queste sono vini bianchi, il 10% è destinato alla coltivazione di varietà di vino rosso. La zona vinicola più settentrionale d’Italia annovera dei vini bianchi eleganti. I terreni morbidi e ben ventilati, il clima asciutto, le giornate soleggiate tipiche del periodo di maturazione delle uve, e la forte escursione termica tra giorno e notte, rendono la zona particolarmente adatta alla creazione di vini bianchi di grande qualità.
 
Mangiare e bere bene è una priorità a Bressanone.

Foto: Vigne dell'Abbazia di Novacella - Autumn in Neustift (c) Santifaller Photography_Brixen Tourismus_

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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