L’ORIGINARIA IL TERRITORIO IN UNA FETTA

Un po’ di storia - Lo stretto legame con il territorio e il desiderio di realizzare qualcosa di concreto hanno portato Emilio Mottolini a ideare un prodotto che potesse parlare dell'origine della bresaola, che rievocasse la sua storia, i gusti e i sapori di un'eccellenza a cui la Valtellina deve molto. Da qui è nata la ricerca degli ingredienti che dovevano essere necessariamente locali.
Mottolini ha, quindi, potuto contare sul supporto di Coldiretti grazie alla quale è stato possibile identificare i bovini della filiera latte valtellinese come nucleo di questo progetto di diversificazione e valorizzazione.
L’obiettivo, infatti, era quello sì di produrre una Bresaola Valtellinese al 100% ma ancor più quello di affidare a un prodotto una missione ben più ambiziosa: promuovere un territorio nella sua globalità con ovvie ricadute a livello enogastronomico, turistico, ambientale, sociale, culturale e di sostegno ai diversi ambiti della filiera produttiva.
Emilio Mottolini, socio insieme ai fratelli Michele, Diego e alla cognata Enrica dell’omonimo Salumificio di Poggiridenti, in Valtellina, ha così realizzato un’idea figlia del profondo attaccamento della sua famiglia al territorio d’origine e alla presa di coscienza di come l’antica tradizione agricola e contadina, tramandata da generazioni, fosse una ricchezza imprescindibile da declinare in chiave moderna, radicale e coraggiosa.
Gli obiettivi - Produrre una Bresaola con carne ottenuta da animali nati allevati e macellati in provincia di Sondrio. Dare al territorio la possibilità di crescere e di sviluppare sinergie in vari settori. Incentivare gli allevatori a migliorare il benessere animale dei capi della filiera lattiero casearia. Garantire un’ottima qualità delle carni. Diversificare l’offerta gastronomica dei ristoratori inserendo nella carta delle vivande L’Originaria. Creare una circolo virtuoso in grado di mettere in connessione il consumatore finale con le aziende agricole valtellinesi
Il futuro - Fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi sarà il fattivo coinvolgimento e il supporto degli allevatori, dei ristoratori, dei commercianti e degli operatori turistici che insieme potranno sviluppare e potenziare dei veri e propri circuiti enogastronomici che possano prevedere, al di là della commercializzazione del prodotto, una serie di opportunità per la valorizzazione del territorio valtellinese: dagli alpeggi e maggenghi ai ristoranti ed enoteche, dalle botteghe storiche agli agriturismi.L’Originaria, infatti, è e sarà un prodotto da degustare in Valtellina con il plus di poterlo fare nell’ambiente di origine circondanti da una natura incontaminata ricca di suggestivi angoli ancora sconosciuti ai più.
Perché il territorio in una fetta - Grazie all’iniziativa “L’Originaria”, Mottolini ha messo a disposizione del territorio non solo un’idea ma anche gli stimoli necessari per tentare di dar forma a un progetto innovativo e lungimirante rispetto al vero obiettivo: valorizzare a far conoscere un intero territorio. Partendo da uno standard produttivo elevato e con competenza e professionalità, Mottolini ha coinvolto gli allevatori della provincia di Sondrio perché la nuova produzione ponesse la massima attenzione alla materia prima, alla salubrità, al gusto della carne, a una diversa sensibilità verso le problematiche legate al benessere animale e, soprattutto, alla voglia di compiere un grande salto di qualità all’interno del mondo zootecnico/alimentare bisognoso di azioni mirate alla diversificazione. La produzione di salumi pregiati in Valtellina da sempre rappresenta un valore aggiunto nella storia economica di questa Terra. Una Terra estremamente difficile, dove solo grazie alla passione e al duro lavoro si è arrivati ad avere dei prodotti di alta qualità e grande tradizione.
E se è vero che a tavola si fa anche cultura, “L’Originaria” del salumificio Mottolini è l’espressione più pura di un’eccellenza da provare in purezza o abbinata agli ottimi vini rossi della Valtellina e alle tante altre eccellenze enogastronomiche della provincia di Sondrio.
Grazie ad un sito - bresaolaoriginaria.it - dedicato e costantemente aggiornato chi sceglie “L’Originaria” potrà scoprire tutti gli attori di questa piccola grande sfida: gli allevatori, i ristoratori, le gastronomie e le antiche botteghe.
Una storia di gusto e amore per le cose ben fatte frutto del desiderio condiviso di raccontare una Valtellina diversa e possibile.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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