L'essenza del Friuli in bottiglia

Eccellenze italiane: questo è veramente il Belpaese anche a tavola: in nessuna regione ci si sbaglia e dall’antipasto al dolce si trova varietà e soddisfazione. Questo piccolo viaggio - in forma di lettura – ci porta in Friuli Venezia Giulia, a scoprire l’opera della Liquoreria Friulana Opificiumintreccio fra tradizione, innovazione e supporto etico al business locale.

Eccellenze italiane: definizione ormai scaduta nella generalizzazione? Così come di ogni incontro al bar si fa un evento, anche l’etichetta di qualità superiore rischia di banalizzarsi, nell’uso?

La risposta, considerato il panorama agroalimentare nazionale, allontana il pericolo: questo è veramente il Belpaese anche a tavola; in nessuna regione ci si sbaglia e dall’antipasto al dolce si trova varietà e soddisfazione.

Questo piccolo viaggio - in forma di lettura – ci porta in Friuli Venezia Giulia: i suoi prodotti certificati DOP o IGP sono la pitina IGP, il prosciutto di San Daniele DOP, il formaggio Montasio DOP, l'olio extravergine di Trieste denominato Tergeste DOP, la brovada DOP ed il prosciutto di Sauris IGP. Ma molto altro si cela tra campi e colline, valli e montagne di questa terra vocata ad una ruralità genuina, che si riflette nella sua cucina (e cantine).

 

La volontà di tutela e promozione è sempre più radicata, a partire da chi produce, e sempre più alta è  l’attenzione all’ingrediente locale. Se ne trova un bell’esempio nell’opera della Liquoreria Friulana Opificium, intreccio fra tradizione liquoristica e nuove tecniche di produzione, con priorità per gli ingredienti zonali, sia per la loro bontà, sia, parallelamente, per supportare eticamente il business locale.

 

Werther Zuliani, uno dei tre soci dell’azienda insieme a Gabriele Bot e Stefano Da Ros, ripercorre la storia e la filosofia: «La Liquoreria Opificium è nata nel 2004: due tecnologi alimentari ed un enologo appassionato di botanica. Miscelando tradizione e innovazione, noi fondatori abbiamo condiviso le rispettive competenze e passioni, creando così un perfetto esempio di ciò che la regione Friuli oggi può offrire in termini di liquori di alta qualità».

Offerta che si traduce in erbe aromatiche, frutti di bosco, succo di mela, miele, caffè, cioccolato, il tutto proveniente da fonti note e vicine: «Conosciamo di persona tutti i nostri fornitori e questo ci permette di verificare costantemente assieme a loro la qualità dei prodotti, e di farci consigliare al meglio, sviluppando cosi collaborazioni proficue che garantiscono ai nostri clienti solo liquori d’eccellenza. Qualche esempio: Carlo Meneguzzi, produttore di mele a San Quirino, ci fornisce il succo di mele con cui facciamo un aperitivo; Carlo Santarossa, della ditta Saliet, coltiva e trasforma erbe e piante aromatiche a Claut; Pura Vida Cafe di Codroipo ci vende caffè torrefatto (in giornata) mono-origine, con cui produciamo le nostre creme; Luca Tosone, di Lestizza, coltiva e raccoglie piante aromatiche per i nostri amari; la tenuta La Spiga di Eraclea, nella persona di Alessandro, il titolare, produce e ci conferisce le noci verdi per il nocino».

 

Scrupolosa è la filiera: «Le nostre materie prime vengono raccolte e lavorate seguendo direi maniacalmente ogni fase della produzione, al fine di rispettarne la genuinità e poter infine servire un “mosaico” di sapori unico ed indimenticabile. Con orgoglio, realizziamo tutto con ricette trasparenti, riportando con chiarezza nell´etichetta».

 

L'enotecnico della Liquoreria, Stefano Da Ros, si accorda personalmente con i fornitori delle materie prime, individuando – ad esempio – l'epoca di raccolta di una determinata specie, in funzione del periodo balsamico e della tipologia del liquore finale che verrà ottenuto da essa. «Il nostro Gin Opificium - spiega Da Ros – è il frutto di una ricerca letteralmente “sul campo” delle bacche di ginepro nel periodo migliore, che condivido con Carlo Santarossa; inviamo poi il raccolto alla ditta Dottori Zandegiacomo di Marco Pletti, che successivamente conduce la distillazione (produzione di alcolato di bacche di ginepro), sempre sotto la nostra supervisione. I risultati in bottiglia sono la concretizzazione di queste sinergie».

 

La vetrina della Liquoreria Friulana accoglie i tre capisaldi per fare un Negroni speciale, gin, bitter e vermut - sia nella versione Opificium che nella versione bio – o, per concludere un pasto, l'amaro di Spilimbergo, lo speziato Foenum o una decisa grappa alla genziana . In caso di inviti a cena, Werther suggerisce di portare l’aperitivo, muniti di un buon prosecco da tagliare «con il nostro Rossomela all natural». Grappe, elisir, liquori, amari, cocktails: la rosa delle varietà profuma di Friuli e rimanda ad un patrimonio comune a tutte le regioni italiane, che è quello della tradizione, portata avanti con professionalità e passione. Tradotto internazionalmente: made in Italy.

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Alessandra Moro

Alessandra Moro

di radici friulane, è nata a Verona sotto il segno dei Pesci. Ha un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso.
Giornalista dell’ODG Veneto, lavora nel mondo della comunicazione stampa & tv; già collaboratrice per Corriere Veneto e per L'Arena - nelle pagine dedicate a cultura e spettacolo e al gusto - e per riviste di settore, ricopre da anni anche incarichi di ufficio stampa, ora insieme a Emma Sofia che, nata nel 2010, è diventata la più vicina, imprescindibile assistente.
Appassionata lettrice ed appassionata cuoca, adora i formaggi (abbinati ai vini).

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