LECCINO L'ESPRESSIONE DEL SANGIOVESE A MONTESPERTOLI

Situata sui colli della Val di Botte vicino Montespertoli (Fi), La Leccia è un’azienda di dimensione artigianale, a misura d’uomo, dagli anni Settanta condotta in prima persona dalla famiglia Bagnoli.  
La cantina si trova a circa 200 m slm tra la Val di Pesa e la Val d’Elsa, in un’area caratterizzata da suoli misti, magri ma ricchi di calcare, poco ospitali per la vite, che nella difficoltà si esprime al meglio, uniti ad un clima mite e ventilato dalle brezze marine estive.

Il Leccino è uno dei vini che meglio interpretano la filosofia aziendale. Ottenuto da Sangiovese in purezza, provenienti dai vigneti di proprietà, dopo la vinificazione viene affinato in tonneaux parzialmente scolmi per 18 mesi.

“ Il Leccino è un vino nel quale ci identifichiamo molto - afferma Paola Bagnoli, alla guida dell’azienda - prende il nome da un albero molto particolare, il leccio, una pianta indistruttibile e capace di evolvere e rinascere dalle radici anche dopo le avversità. In suo omaggio è stato voluto questo vino che, da quest’anno, presenta un’indole più moderna ed adatta al consumo contemporaneo.”

“Una contemporaneità che si combina perfettamente con la longevità, data dalla capacità di arricchirsi nel tempo, caratteristica tipica di quest’area di Montespertoli - afferma l’enologo Gabriele Gadenz, da sempre al fianco della famiglia Bagnoli nelle scelte produttive - una capacità di durare nel tempo permessa dalla concentrazione delle uve, dovuta anche ai terreni magri, che costringono la vite a ridurre la quantità di uva prodotta a vantaggio della concentrazione degli elementi nei pochi grappoli prodotti”.  

Descrizione: Presenta colore rosso rubino intenso e brillante con luminosi riflessi violacei; profumo fresco, intenso e fruttato (bacche nere di bosco), molto nitido, con un piacevole ed avvolgente sottofondo di sentori speziati di vaniglia, cacao in polvere e caramello. In bocca tannini profondi, polposi e consistenti a conferiscono struttura e lunga prospettiva a questo vino.
 

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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