LE VIGNE DI ALICE, UN INNO SPUMEGGIANTE ALLA VITA

L’azienda “Le Vigne di Alice” nasce nel 2005 a Vittorio Veneto, la parte più a nordest della denominazione Conegliano Valdobbiadene, l’alta collina trevigiana, dove le colline del Prosecco Superiore sono sito Unesco patrimonio dell’Umanità.

Cinzia Canzian guida l’azienda: «Sono nata in osteria, era il luogo della nonna e quindi anche il mio nei fine settimana o durante l’estate. Il vino è per me un legame familiare con volti, luoghi ed esperienze indelebili. Il nonno Angelo, immensa figura nella mia formazione, mi ha introdotto al vino. Ricordo una sua frase: solo annusando puoi capire se è buono o cattivo. In effetti ho iniziato annusando il vino che produceva lui: alcuni tagli tradizionali con Glera, Verdiso, Boschera o il Prosecco sur lie, rifementazioni in bottiglia, perché il nonno non aveva le autoclavi».

 

Cinzia segue gli studi classici, una grande passione per l’arte e l’architettura, suo grande sogno la danza classica, con la necessità di lavorare per potersi mantenere agli studi. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia comincia a lavorare in Bellenda, azienda della famiglia di suo marito, Umberto Cosmo, iniziando dalla campagna per poi passare alla produzione, al magazzino; per un periodo è anche agente di commercio, per diventare infine responsabile dei rapporti con i clienti e delle relazioni pubbliche.

 

«Farsi strada come donna non è facile – afferma - perché vieni cresciuta con una cultura per cui dovresti stare a casa e badare ai tuoi figli e quindi, nel momento in cui dimostri il desiderio e la determinazione di uscire da questo stereotipo, diventi una persona scomoda». Ecco perché Cinzia si rimette in gioco, se pur tra mille difficoltà, cominciando a lavorare come freelance per i Consorzi di Tutela della Provincia di Treviso. La vita poi riserva incontri importanti, persone che ti apprezzano per quello che sei e per le tue idee e ti danno fiducia. L’incontro con Pietro Pellegrini, presidente di una delle più importanti e rinomate distribuzioni vini per l’Italia, la Pellegrini spa, decisamente le cambia la vita. Nel 2005 fonda Le Vigne di Alice mettendo insieme tutte le sue conoscenze e l’esperienza sul campo, ed entra a far parte del catalogo Pellegrini.

 

«Adoro il mio lavoro – afferma ancora Cinzia - e per questo mi ritengo una persona fortunata ma vorrei far capire che per arrivare a qualcosa di concreto nella vita devi soffrire, non ti viene regalato nulla, tutto va conquistato ogni giorno. Io sono una sognatrice e come tale una rivoluzionaria, nel senso che vorrei cambiare sempre qualcosa ogni giorno perché ogni giorno c’è qualcosa di cui non mi accontento. Adoro periodi come gli anni 60/70 perché sono stati momenti di grandi cambiamenti e di grande coraggio, di sentimenti forti. Quando penso ai nostri vini penso a questo, all’idea di dare un’emozione e per poterlo fare devi mettere tutta te stessa nel tuo lavoro, che significa fare quello che ti piace, quello che ami e saperlo comunicare agli altri, raccontare qualcosa di te attraverso un vino. “Life is a bubble”, la vita è una bollicina, è il mio slogan un Carpe diem moderno che mi guida nel lavoro ma anche nella vita».

 

Nella sua azienda Cinzia fa tutto: dalle vigne alla cantina, sino al prodotto finale. Si occupa delle etichette e del confezionamento, grazie ad uno spiccato senso del bello e dell’artistico. Qualche riconoscimento va citato: Premio Savoire Faire assegnato da GoWine per l’accoglienza dell’anno nell’ “Alice Relais nelle vigne”, un agriturismo con pernottamento e prima colazione che è un piccolo gioiello di accoglienza. Si vede in ogni angolo la sensibilità e la cultura del bello di una donna istruita ed estroversa. Da provare. Altro riconoscimento il Premio Città Impresa Fabbricatore di idee assegnato dal Corriere della sera e Nordesteuropa.

 

I VINI (Schede redatte dalla azienda)

 

ALICE Prosecco Superiore di Conegliano

Valdobbiadene Docg Extra-Dry

Il nostro primo spumante,in bottiglia chiara trasparente, perché ci piace mostrarvi il colore del Prosecco, perché ci piace così. Il terreno è di origine morenica, calcareo, sassoso, magro, minerale.

Origine: dalle nostre colline il Prosecco Docg Superiore da uve Glera 100%. Prende il nome della nonna.

Terreno: il suolo è argilloso calcareo, ricco dei residui di morena glaciale dell'antico ghiacciaio del Piave.

Altitudine media: 180 m s.l.m..

Allevamento: Sylvoz, con una densità di impianto media di 4800 piante per ettaro.

Vendemmia: viene effettuata nella seconda metà di settembre e la resa media è di 85 hL/Ha.

Il clima è temperato, con inverni freddi ed estati calde, ma con buona ventilazione, non afose. Notevole è l'escursione termica, specialmente nel periodo estivo.

Vinificazione: diraspatura e pressatura soffice pneumatica, decantazione statica del mosto, fermentazione a 18-20°C, affinamento su fecce fini dai 45 ai 60 giorni. Presa di spuma in autoclave d'acciaio secondo il metodo Charmat e rifermentazione per circa 45-60 giorni.

Caratteristiche:

l Colore: giallo paglierino scarico, luminoso e brillante.

l Profumo: sentori netti di fiori e frutta descrittivi l'uva Glera, caprifoglio, acacia, pera e mela,

l Palato: fresco, sapore netto, delicato e fruttato.

 

DORO NATURE Prosecco Superiore di Conegliano

Valdobbiadene Docg "Brut Nature"

La versione più insolita ma più intrigante del Prosecco Superiore Docg Valdobbiadene Brut. Toponimo che indica il nome di origine delle uve.

Terreno: Il suolo è argilloso calcareo, ricco dei residui di morena glaciale dell'antico ghiacciaio del Piave.

Altitudine media: 180 m s.l.m..

Allevamento: Sylvoz, con una densità di impianto media di 4000 piante per ettaro.

Vendemmia: viene effettuata nella seconda metà di settembre e la resa media è di 80 hL/Ha.

Il clima è temperato, con inverni freddi ed estati calde ma con buona ventilazione, non afose. Notevole è l'escursione termica, specialmente nel periodo.

Vinificazione: diraspatura e pressatura soffice pneumatica, decantazione statica del mosto, prima fermentazione sui lieviti indigeni, affinamento su fecce fini per 90 giorni. Non dosato, solo aggiunta mosto. Presa di spuma in autoclave d’acciaio secondo il metodo Charmat.

Caratteristiche:

l Colore: giallo paglierino scarico, luminoso e brillante. Bollicina fine e continua.

l Profumo: sentori netti di mela ma anche di crosta di pane.

l Palato: fresco, sapore netto, delicato, fruttato.

 

OSÉ NATURE ROSÉ Brut

Da uve Glera e Marzemino.

Vinificazine; Diraspatura e pressatura soffice pneumatica, decantazione statica del mosto, prima fermentazione sui lieviti indigeni, affinamento su fecce fini per 90 giorni. Non dosato, solo aggiunta mosto. Presa di spuma in autoclave d'acciaio secondo il metodo Charmat.

Caratteristiche organolettiche:

l Vista: Rosa con riflessi ramati, perlage fine e persistente

l Olfatto: A naso si percepisce subito il sentore del mirtillo rosso, dei frutti rossi acerbi.

l Gusto: Fresco, asciutto, bella acidità, persistente, con bollicine fini al palato.

 

ALICE.G Prosecco Superiore di Conegliano

Valdobbiadene Docg

Il nostro Metodo classico, perché la ricerca continua, perché è una sfida. Da uve Glera nasce il primo metodo Classico Prosecco Superiore Docg.

Origine: dalle nostre colline il Prosecco Superiore docg Metodo Classico da uve Glera.

Terreno: il suolo è argilloso calcareo, ricco dei residui di morena glaciale dell'antico ghiacciaio del Piave.

Altitudine media: 190 m s.l.m..

Allevamento: Sylvoz, con una densità di impianto media di 3500 piante per ettaro.

Vendemmia: viene effettuata nella seconda metà di settembre e la resa media è di 70 hL/Ha.

Il clima è temperato, con inverni freddi ed estati calde ma con buona ventilazione, non afose. Notevole è l'escursione termica, specialmente nel periodo estivo.

Vinificazione: nella prima fermentazione un 20% viene messo in tina grande, il resto in acciaio, senza controllo di temperatura. Assemblaggio e tirage dopo un affinamento sulle fecce fini di circa 6 mesi. Fermentazione in bottiglia per 24 mesi alla temperatura di 14 °C.

Caratteristiche:

l Colore: giallo paglierino, con riflessi verdognoli, brillante e perlage fine.

l Profumo: mallo della pesca, noce verde, mandorla, mela renetta sbucciata, erbe aromatiche.

l Palato: sapido, minerale, rotondo e persistente.

 

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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